Troppo alluminio nel miele? Consorzio Apistico valdostano: notizie false e fuorvianti

Polemica su un manifesto apparso ad Aosta che sulla presunta presenza eccessiva di alluminio nel miele valdostano

«Notizie false e fuorvianti». Così il Consorzio Apistico della Valle d'Aosta commenta alcune informazioni contenute in un manifesto esposto ad Aosta sulla presenza di alluminio nel miele prodotto in Valle d'Aosta.

Il cartellone segnala che, dall'esame di campioni di miele valdostano, sarebbe emerso il superamento del "limite di legge" dell'alluminio. Ma il Consorzio controbatte: «si scrive che l'alluminio supera i limiti di legge, ma non c'è evidenza di quale sia il limite di legge (probabilmente confuso con LQ che è il limite di quantificazione!)». Spiega il Consorzio: «Il REG. (UE) 2023/915 della Commissione del 25 aprile 2023 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti non prevede nessun limite di legge per quanto concerne la presenza di alluminio negli alimenti in generale, e tantomeno sul miele».

L'associazione inoltre cita il parere dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare sulle fonti di esposizione all'alluminio. L'Autorità ha fissato «una dose settimanale tollerabile (TWI) anziché una dose giornaliera tollerabile, fissando pertanto una TWI pari a 1 mg/kg peso corporeo/settimana. Secondo quanto sopra e secondo le analisi fatte, prendendo il valore più elevato di alluminio nel miele (2.82 mg/kg di miele), una persona di 70 kg dovrebbe consumare circa 25 kg di miele in una settimana e un bambino di 20 kg dovrebbe consumarne circa 7 kg in una settimana per arrivare alla dose settimanale tollerabile».

Il Consorzio evidenzia poi come «dai referti di prova esposti sul manifesto non si evince la provenienza dei tre campioni analizzati e il laboratorio che ha effettuato le analisi».

Il settore dell'apicoltura «risulta già fortemente penalizzato dal cambio climatico e dalla concorrenza sleale del miele provenienti da paesi extra Ue, spesso adulterato o non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare in vigore in Europa», evidenzia il Consorzio, e il manifesto è causa di un ulteriore «grave danno».«

«Alla domanda posta dal manifesto “Non sembra anche a voi che l'alluminio superi i limiti di legge?” la risposta è quindi NO!», conclude l'associazione degli apicoltori valdostano nel chiedere «l'immediata rimozione del manifesto nonché una rapida rettifica a mezzo stampa di quanto erroneamente e scorrettamente diffuso».

 

 

E.G.

 

 

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