Troppi pochi elementi per individuare l'autore (o gli autori) del danneggiamento
Nessuna immagine utile da telecamere, nessun testimone, pochi indizi utili alle indagini: il sabotaggio compiuto a inizio gennaio ai danni della seggiovia Cielo Alto di Cervinia rischia di rimanere un caso irrisolto.
La procura di Aosta aveva aperto un fascicolo per danneggiamento dopo che, lo scorso 8 gennaio, gli addetti ai controlli avevano notato un cavo d'acciaio scheggiato. L'impianto era rimasto chiuso il giorno prima a causa del forte vento. Durante i check di routine prima di riaprire la seggiovia agli sciatori, è stato notato il problema ad uno dei cavi. Qualcuno di notte era salito in quota e aveva agito "armato" probabilmente di un flessibile.
L'autore del gesto potrebbe non essere mai identificato: la procura, non avendo individuato elementi utili, ha proposto l'archiviazione del fascicolo. Sarà il gip ad esprimersi sulla richiesta.
Marco Camilli