Commissione referendum: «inammissibile» la proposta di legge sui costi dell'elettricità

«Le leggi tributarie e di bilancio non possono essere sottoposte a referendum»

Consiglio regionale

La proposta di legge di iniziativa popolare sui costi della bolletta elettrica è «inammissibile». Lo ha stabilito la Commissione regionale per i procedimenti referendari che martedì ha concluso l'esame del testo depositato lo scorso 21 febbraio alla segreteria del Consiglio Valle assieme a 300 firme raccolte sul territorio.

La proposta di legge, da sottoporre a referendum, riguarda il ristoro del costo della componente "materia energia" delle bollette dell'energia elettrica a favore dei residenti in Valle d'Aosta e, più precisamente, delle utenze domestiche destinate ad abitazione principale.

Secondo la Commissione per i procedimento referendari, «la concessione da parte della Regione di contributi annui a titolo di rimborso degli oneri sostenuti dalle famiglie residenti in Valle d'Aosta a ristoro dei costi per i consumi di energia elettrica non costituisce una normale legge di spesa, ma un’agevolazione finanziaria a carico del bilancio regionale che, in quanto tale, ricade nel divieto di leggi tributarie e di bilancio, costituendo una "misura fiscale indiretta». E, secondo la giurisprudenza costituzionale e la legge regionale sui referendum. le leggi tributarie e di bilancio non possono essere sottoposte a referendum abrogativo o propositivo.

 

 

Marco Camilli

 

 

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