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Classifica I City Rate 2017: il capoluogo valdostano bene anche su occupazione e povertà

AOSTA. Aosta fa un balzo in avanti nella classifica nazionale delle città "intelligenti" intese come vicine ai bisogni dei cittadini, vivibili e inclusive e si posiziona al 45° posto generale, sedici posizioni più in alto rispetto ad un anno fa.

La classifica è il frutto del rapporto I City Rate 2017 che analizza un lungo elenco di fattori per determinare le città più e meno "smart" d'Italia. L'analisi tiene conto dei dati sulla sicurezza e la legalità, l'occupazione, la cultura, la ricerca e l'innovazione, la partecipazione, l'istruzione, la crescita economica, il verde urbano, la qualità dell'aria e dell'acqua e di diversi altri elementi che caratterizzano la vita in città.

Il capoluogo valdostano spicca principalmente per il primo posto nella classifica della "legalità e sicurezza" e per il secondo posto nella "qualità dell'acqua e dell'aria". Positivi anche il sesto posto nella classifica "occupazione" e il dodicesimo, su 106, nell'analisi della povertà.

Il sindaco di Aosta commenta questi dati con giudizi positivi. «Pur dando a questo tipo di ricerche la giusta considerazione e senza trionfalismi eccessivi - dice Fulvio Centoz - vorrei rimarcare l'ottimo risultato in un ambito tematico che questa Amministrazione ha particolarmente a cuore, vale a dire quello della legalità e della sicurezza dei cittadini che vede Aosta primeggiare in classifica. Restano significative criticità come quella in campo energetico, nell'istruzione o nella governance e partecipazione, ma il percorso intrapreso sembra quello corretto, se è vero che Aosta ha guadagnato 16 posti rispetto allo scorso anno».

Oltre a quelli citati dal sindaco, ci sono anche altri aspetti da migliorare. Aosta è al 55° posto per crescita economica, al 56° per ricerca e innovazione ed al 52° nella crescita digitale. Il capoluogo scende poi all'83° posto per "energia" (uso di rinnovabili comunali, consumo, qualità del servizio, reti di sostenibilità) a si ferma al 61° per consumo del suolo e mitigazione del rischio.

 

Elena Giovinazzo