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La presidente Diemoz: recuperare le case popolari sfruttando la ricchezza sociale e architettonica

MateraAOSTA. E' Matera, città che ha trovato negli anni la propria forza nella qualità dei progetti di recupero urbano e dell'abitare, la sede scelta da Federcasa per l'Assemblea nazionale tenutasi nei giorni scorsi. Una due giorni di dibattito con al centro il tema «la casa bene comune» a cui ha partecipato anche l'Arer, l'Azienda regionale di edilizia residenziale.

Nella «città dei sassi» si è discusso di riqualificazione edilizia, e non solo, attraverso approfondimenti che vedono proposte di un'edilizia accessibile dalle fasce più deboli e che favorisce la qualità dell'abitare nel contesto sociale. Secondo Patrizia Diemoz, presidente dell'Arer, «il modello Matera si può replicare nel quartiere Cogne della città di Aosta nell'ottica di una riqualificazione dello spazio pubblico con l'obiettivo di mettere a frutto la ricchezza sociale e la struttura architettonica originale».

«L'esperienza delle case popolari di Matera - dice la presidente - ha prodotto un'eredità architettonica dove diventa centrale l'attenzione alla persona, alle relazioni ed alle fasce sociali più fragili. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso metodologie che dimostrano l'importanza della ricerca, della collaborazione dei vari soggetti operanti sul territorio, dell'incontro disciplinare e di quello istituzionale per esprimere nella casa popolare alcuni dei valori più alti» continua la Presidente.

L'intento l'Arer è di collaborazione con la Federazione per nuovi spunti di lavoro, dove la progettazione e la ristrutturazione delle case popolari possano stesso tempo migliorare il contesto urbano in cui sono collocate. Il tutto coinvolgendo gli enti locali e le famiglie residenti.

«Questo tipo di intervento», prosegue la Diemoz, «potrebbe essere proficuamente replicato nel quartiere Cogne della città di Aosta nell'ottica di una riqualificazione dello spazio pubblico con l'obiettivo di mettere a frutto la ricchezza sociale e la struttura architettonica originale; il quartiere Cogne ha tutte le potenzialità per diventare un fiore all'occhiello di Aosta in grado di diventare modello per la qualità della vita», sottolinea ancora la Diamoz in un messaggio forte e chiaro sugli intenti dell'Azienda regionale per ledilizia residenziale.



Adriana Guzzi