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Sagaria: «Dieci anni fa un progetto simile naufragò»

Arco d'Augusto

AOSTA. La parziale pedonalizzazione dell'Arco d'Augusto - primo passo verso la futura trasformazione del monumento romano in una grande isola pedonale - avrà un deciso impatto sulla circolazione e sulle abitudini degli automobilisti e cambierà forse anche il comportamento dei clienti che fanno shopping negli esercizi commerciali della zona.

«Abbiamo incontrato commercianti e residenti e non ci sono stati commenti particolarmente negativi», hanno fatto sapere il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e la vice sindaco Antonella Marcoz nel presentare ieri la nuova viabilità. Parole che vengono confermate oggi da Confcommercio Valle d'Aosta: i commercianti dell'Arco d'Augusto, dice l'associazione, sono «felici del fatto che l'Amministrazione pensi a migliorare la qualità della vita della nostra comunità».

Ci sono però alcune perplessità perché la chiusura di metà della rotonda potrebbe «influire negativamente sulle attività economiche», come avverte Giuseppe Sagaria, vice presidente vicario di Confcommercio e presidente dell'Ascom Aosta. «Ricordiamo che un progetto simile era stato avviato oltre dieci anni fa e naufragò poco dopo, saggiatane l'impraticabilità», sottolinea. Uno dei punti dolenti, e non solo per i commercianti, è l'accesso unico al parcheggio davanti alle scuole da viale Chabod. Va inoltre considerato lo spostamento degli stalli del carico e scarico merci sempre molto utilizzati.

Da parte di Confcommercio c'è poi «rammarico per essere stato attore passivo di decisioni istituzionali per le quali, invece, sarebbe forse stato più opportuno organizzare un tavolo di lavoro per elaborare scelte condivise».

 


redazione