L'auspicio dell'Autorità: "regolazione Z.T.L. si basi su principi di non discriminazione e di parità"

Ztl-cartelliAOSTA. L'accesso alle Zone a traffico limitato delle città deve essere consentito anche ai corrieri espressi "senza discriminazioni rispetto agli operatori comunali e a Poste Italiane". Lo segnala l'Antitrust in una lettera inviata all'Anci a "tutela e garanzia della libera concorrenza".

La lettera è rivolta in particolare al Comune di Aosta ed a quelli di Verona e Vicenza nell'auspicio che "la regolazione delle Z.T.L. si basi su principi di non discriminazione e di parità di trattamento", nonché sul "principio di proporzionalità tra i requisiti imposti e il perseguimento della tutela degli interessi pubblici sottostanti alla istituzione delle Z.T.L.".

L'Autorità garante della concorrenza in particolare ha tenuto conto delle piattaforme logistiche per la distribuzione delle merci nelle Zone a traffico limitato di cui si avvalgono le Amministrazioni comunali (il Cityporto) e valutato che queste beneficiano di un accesso più ampio nelle Ztl rispetto ai corrieri espressi che invece "dispongono di fasce giornaliere limitate". In pratica, sostiene l'Antitrust, questi "sistemi cosiddetti chiusi per la distribuzione nelle Z.T.L. sono suscettibili di ostacolare soprattutto l'attività dei corrieri espressi, che subiscono un significativo svantaggio concorrenziale sia rispetto alla società che gestisce la piattaforma locale, sia rispetto a Poste Italiane che - come accade nei comuni di Vicenza e Aosta - gode di un più ampio accesso alle Z.T.L.".

Anche se la limitazione ai transiti ha lo scopo di tutelare l'ambiente e ridurre l'inquinamento, per l'Autorità questi obiettivi possono essere perseguiti anche rispettando "lo sviluppo concorrenziale dei mercati postali e il principio di libera concorrenza". Parma e Torino sono i due esempi citati: in queste due città "non sono state costituite piattaforme logistiche comunali e l’accesso è consentito a tutti gli operatori in determinate fasce orarie”. Nel caso in cui il Comune decida di istituire una piattaforma logistica comunale, l’Autorità raccomanda comunque di aprire “un ampio confronto concorrenziale fra gli operatori interessati, affidando la gestione del servizio tramite gara pubblica".

 

Clara Rossi

 

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