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E in via Torino in arrivo nuovi stalli blu - VIDEO

AOSTA. Non sono i bar le uniche attività commerciali a lamentare un calo di clienti dopo i rincari delle tariffe della sosta a pagamento ad Aosta.

In effetti sia l'aumento del costo sia l'obbligo di pagare la prima mezz'ora a prescindere dall'effettivo tempo di sosta scoraggiano tanti automobilisti che parcheggiavano pochi minuti per fare acquisti "al volo" e qualche commissione: un obiettivo a cui puntava l'amministrazione comunale, anche se ciò si traduce in un calo degli affari per almeno una parte dei commercianti delle "zone blu".

Piazza-mercato«E' l'ennesima vessazione nei confronti dei commercianti» accusa senza mezze parole Michel Talamo, di Foto Studio 1 in via Torino, ai microfoni di Aostaoggi. «Noi non siamo contro l'aumento» dei costi, dice, «comprendiamo il Comune che dice che vuole liberare il centro storico dalle auto, ma sembra che voglia liberarlo anche dai nostri clienti».

Talamo dà voce poi alla preoccupazione per un aumento dei parcheggi a pagamento in città: «abbiamo saputo da poco che anche la parte est di via Torino verrà a breve denominata zona blu, quindi sarà a pagamento». L'ottico aostano si chiede «come sono le proporzioni tra stalli bianchi e blu in città». Ma il timore è anche che con la riduzione di auto parcheggiate nelle zone blu - come dimostrano i parcheggi della città insolitamente vuoti - l'Aps ne risenta economicamente: «non vorremmo - aggiunge Talamo - che questo ricada sulle spalle dei soliti cittadini».

Alla voce di protesta di Talamo si aggiunge quella di Chiara Giordano, di Multimedia service, che si concentra sul Neos Park. «Pago per il tempo di sosta era la logica di nascita dell'apparecchio» ricorda, mentre ora «viene applicata la mezz'ora anche su questi apparecchi: lo trovo un controsenso innaturale, fa decadere il senso stesso» del Neos Park.

 

Marco Camilli