Aosta, opposizione sollecita la rimozione del segretario generale Tambini

 

Spelgatti, Andrione e Manfrin: incarico affidato in violazione di legge e norme contrattuali

AOSTA. La nomina del segretario generale del Comune di Aosta non è regolare. Per la seconda volta, dopo il caso di Eloise D'Anna, i gruppi di opposizione invitano il sindaco Fulvio Centoz ad intervenire "affinché sia posto fine all'esercizio" dell'attuale segretario generale e chiedono anche al presidente della Regione Rollandin di intervenire "a garanzia del pieno rispetto della legge regionale 46/1998".

Le critiche riguardano Annamaria Tambini. Secondo i consiglieri comunali Nicoletta Spelgatti (Lega Nord), Etienne Andrione (Gruppo misto) ed Andrea Manfrin (Lega Nord) "la dott.ssa Tambini per tutto il 2015 non ha ottenuto l'aspettativa dal precedente incarico dirigenziale, come invece sostenuto dal sindaco e dalla stessa dirigente". Ciò si traduce nel fatto che l'incarico di segretario generale "è stato affidato in violazione di legge" e "di norma contrattuale".

In sostanza, scrivono i tre consiglieri in una nota congiunta, "la dott.ssa Tambini non era nominabile segretario generale perché già titolare di un altro incarico dirigenziale: avrebbe dovuto chiedere ed ottenere preventivamente l'aspettativa da tale precedente incarico e non lo ha fatto; avrebbe dovuto astenersi dall'esercitare l'incarico di Dirigente dell'Area A3 e non lo ha fatto; avrebbe anche dovuto astenersi dal fornire pareri di legittimità su atti che la riguardavano direttamente e non lo ha fatto in violazione degli artt. 3, 7, e ss del Codice di comportamento di cui all'art 1 l. reg. 22/2010". In aggiunta Tambini "dal 16 marzo 2016 ha assunto il ruolo di Responsabile della trasparenza e Responsabile della prevenzione della corruzione", un soggetto a cui "la legge - continuano i tre consiglieri - attribuisce il compito di accertamento e di verifica della sussistenza della situazione di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi" nella pubblica amministrazione.

Manfrin, Andrione e Spelgatti sottolineano il fatto che le dichiarazioni rese dal sindaco e dal Segretario "non corrispondono al vero e sono state ripetutamente smentite dagli atti assunti dal Sindaco, dalla Giunta, dallo stesso Segretario Generale e dal Dirigente dell'Area A3".

Andrione, Spelgatti e Manfrin nel comunicato parlano anche dell'Agenzia regionale dei segretari degli enti locali, intervenuta a maggio sul caso Tambini. L'Agenzia, scrivono i tre consiglieri, "pare legittimare, con un acrobatico volo pindarico, il superamento del generale principio di gerarghia delle fonti, consentendo la violazione della legge speciale da parte di una semplice disposizione regolamentare interna". In ultimo i tre esponenti della minoranza sollecitano l'intervento del Cda dell'Agenzia "considerato che il Consiglio con delibera ha dichiarato di aver accertato il possesso dei requisiti di legge per l'assunzione dell'incarico e ha adottato il provvedimento assegnazione del segretario Tambini".

 

redazione

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