Ancora terrore in Spagna: sventato secondo attacco terroristico a Cambrils

Ancora terrore in Spagna: sventato secondo attacco terroristico a Cambrils

 

A Barcellona 13 morti e 80 feriti, alcuni gravissimi. Ministro Minniti convoca Comitato antiterrorismo

Terrore nella notte in Catalogna dopo i tragici eventi di ieri a Barcellona. A Cambrils, una piccola città della costa, i reparti speciali spagnoli hanno intercettato un'auto sul lungomare. Ne è seguito un conflitto a fuoco che si è chiuso intorno alle due di notte con un bilancio di 5 terroristi uccisi, un poliziotto ferito ed un civile ferito in modo grave.

I terroristi avrebbero avuto con sé dell'esplosivo e hanno cercato di replicare a Cambrils una strage come quella di Barcellona. "Un nuovo attacco è stato sventato" hanno spiegato fonti della polizia. Intanto il bilancio dell’attentato di ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona si aggrava: 13 i morti e oltre 80 feriti di cui alcuni in condizioni disperate. Coinvolti nell’attentato di matrice jihadista persone di diciotto nazionalità. Nell'elenco dei Paesi figura anche l'Italia: finora sono tre i connazionali feriti ha confermato l’Ambasciatore a Madrid Stefano Sannino. Tra le prime vittime identificate, tre turisti tedeschi e un cittadino belga.

L'attacco è avvenuto sulla Rambla de Catalates, vicino a Plaza de Catalunya con un furgone che viaggiava a una velocità di 80 chilometri orari e che ha travolto i passanti e ha concluso la sua corsa schiantandosi su uno dei chioschi sul marciapiede tra le due corsie della strada principale della città spagnola. A tarda sera la polizia catalana ha confermato di avere effettuato due arresti, un cittadino marocchino e un altro nato a Melilla. Ma tra loro non c'è l'autista-killer del furgone, ritenuto ancora in fuga.

Subito è scattato il piano anti-terrorismo e i servizi di emergenza hanno chiesto l'immediata chiusura di tutte le stazioni ferroviarie e di quelle della metropolitana. Arrivate anche le teste di cuoio. Gli ospedali hanno invitato i cittadini a donare sangue per poter far fronte alle necessità d'urgenza. Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha contattato i leader dei principali partiti politici del paese per tenerli informati sugli sviluppi a seguito del presunto attacco terroristico a Barcellona. A proposito, Rajoy ha telefonato al segretario generale del PSOE, Pedro Sanchez; di Podemos, Pablo Iglesias, e al presidente di Ciudadanos, Albert Rivera. Nelle conversazioni li ha informati su quanto accaduto e ha fatto sapere che si manterrà in contatto con loro.

"Contattate tutte le amministrazioni. Priorità: Assistere i feriti nelle Ramblas e facilitare il lavoro delle forze di sicurezza". Così il leader spagnolo in un tweet. E' stato chiesto a coloro che si trovano sulle Ramblas o a Plaza de Catalunya di avvisare i loro cari sulle proprie condizioni di salute usando i social media. Ciò per non intasare le linee telefoniche, necessarie alle forze di sicurezza e ai soccorsi. La polizia ha anche invitato tutti a non transitare per le Ramblas, al fine di facilitare il lavoro delle forze dell'ordine e a non diffondere immagini relative al presunto attentato terroristico.

Il premier italiano Paolo Gentiloni su twitter ha espresso la propria vicinanza: "#Barcellona splendida e amica è sotto attacco Italia vicina alle autorità locali e spagnole. Pensieri rivolti alle persone colpite". "Gli Stati Uniti condannano l'attacco terroristico a Barcellona in Spagna e faranno tutto ciò che è necessario per fornire aiuto. Siate duri e forti, vi amiamo". Lo ha scritto il presidente Usa, Donald Trum, sul suo profilo Twitter ufficiale. "Le mie più sentite condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime, a Mariano Rajoy e ai cittadini spagnoli” ha scritto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.

Il ministro dell’Interno italiano, Marco Minniti, dopo i tragici fatti di Barcellona, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo per oggi alle 11 al Viminale, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei Servizi di Intelligence.

 

Clara Rossi

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