Funivia Frachey - Cime Bianche: manca lungimiranza e buon senso

 

Riceviamo e pubblichiamo

E' desolante che sui giornali e nei convegni si parli solo ed esclusivamente dei SI e dei NO sul collegamento funiviario tra Frachey di Ayas e le Cime Bianche di Valtournenche.

E' evidente che tale opera apporterà in Valle d'Ayas un notevole flusso di sciatori, in inverno, e villeggianti e turisti in estate con un grande incremento di auto, camper, bus sulla strada regionale 45.

Ed è penoso rilevare che, ad oggi, nessuno tra amministratori pubblici e amministratori di Società private (Monterosaski) si sia posto il problema della strada regionale 45 che è rimasta l'unica, in Valle d'Aosta, a non essere allargata se non per un tratto di un chilometro e mezzo a monte del Comune di Verrès.

Nessuno ha rilevato se l'attuale sede stradale sia adeguata a supportare il sicuro aumento del traffico automobilistico.

Nessuno si è chiesto come risolvere il transito nei Comuni di Challand-Saint-Victor (Villa), di Challand-Saint-Anselme (Quinçod), di Brusson (Trois Village), di Ayas (Champoluc) che già oggi soffrono per il traffico.

Nessuno ha ponderato se l'attuale casello dell'autostrada di Verrès posso sopportare un maggiore traffico automobilistico specialmente nella stagione invernale: già oggi nei week-end sia in inverno che in estate si formano code, sia in entrata che in uscita, in particolare modo alla rotonda con la strada statale.

Sarebbe opportuno che tutti coloro i quali sono favorevoli al collegamento funiviario si impegnino, prima di tutto, a risolvere il problema dell'allargamento dela strada regionale 45.

Ecco perché mi pare che manchi la lungimiranza dei nostri "vecchi".

Assurdo poi pensare che per aprire un collegamento si debbano chiudere gli impianti di Antagnod ad Ayas, di Estoul a Brusson e a Gressoney-Saint-Jean.

Sarebbe un insulto a tutti coloro che hanno lavorato, per la costruzione, e lavorano per il mantenimento di tali strutture che sono un traino all'economia locale.

Ci si impegni invece affinché le piste di sci siano usufruibili anche in estate e in autunno con la costruzione di piste per la mountain bike, di percorsi, ale stazioni a monte, per il nordik walking così che gli impianti possano essere aperti non solo nel periodo invernale ma per tutto l'anno così da ammortizzare i costi di gestione.

Basta avere buon senso e lungimiranza.

 

Enzo Bonin
Verrès

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