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Il sistema giudiziario in Valle d'Aosta: intervista al procuratore capo Fortuna

 

«Il Palazzo di Giustizia di Aosta è tra i primi in Italia in termini di rapidità»

AOSTA.  Per affrontare il problema di come viene percepito nei valdostani il sistema giudiziario del Tribunale di Aosta non ci poteva essere persona maggiormente idonea del Procuratore capo del Tribunale di Aosta Dott. Paolo Fortuna. Ha accettato con piacere di parlare di questo spinoso argomento sottolineando: «Sono in carica dal 5 luglio quindi le mie affermazioni sono di carattere generale. Il sistema giudiziario nei Valdostani, come in tutte i cittadini, viene sempre percepito come ingiusto se per loro risulta spiacevole, disdicevole. Tuttavia occorre tenere presente che ci son o cose spiacevoli che non ledono il sistema giudiziario. Anziché parlare di percezione della giustizia, a mio avviso è più corretto parlare di percezione del sistema giudiziario. In qualsiasi paese il Magistrato è percepito dal 50% delle persone bene e dal 50% delle persone male; è molto difficile per chi ha torto accettare il fatto con spirito socratico. Preferisco essere concreto e rendermi interprete autentico della realtà.»

Quindi qual è il suo punto di vista sulla realtà valdostana? «L'opinione pubblica è una realtà sfuggente, quello che posso dire della percezione valdostana del sistema giudiziario è determinato da fatti concreti. Per esempio il Palazzo di Giustizia di Aosta è tra i primi in Italia in termini di rapidità delle soluzioni giudiziarie. La celerità delle procedure lo contraddistingue.»

Tuttavia per la maxi inchiesta sulle fontine adulterate, andata in prescrizione giorni fa dopo 7 anni di indagini, dieci complessivi di procedimento, un processo di primo grado senza mai arrivare al dibattimento, i tempi sono stati notevoli, in più non è stata fornita alcuna risposta in merito al costo della traduzione dal patois all'italiano dalla responsabile Dott.ssa Catena Ragno: «Quando un fascicolo esce dal mio ufficio io non ne sono più responsabile e non posso dire nulla.»
Il procuratore capo Dott. Fortuna ha aggiunto: «Tribunale e Procura procedono in modo differente. Procedere speditamente è essenziale, tuttavia, quanto ciò possa appagare i valdostani non è possibile valutarlo. Chi ha subito un torto, per quanto possa percepire la rapidità delle procedure, avrà in ogni caso una sua ottica».

Qual è il suo obiettivo? «Un palazzo di Giustizia dovrebbe trasmettere il senso di fiducia negli organi istituzionali del Paese, nelle leggi della Repubblica  e nella Costituzione Italiana. Anche in una Regione come la Valle d'Aosta, a statuto speciale, il sistema giudiziario è una dimensione che sta al disopra. Deve percepire e pretendere il rispetto della Costituzione e di un corretto controllo nella piena legalità a partire dall'azione dell'Amministrazione. La Magistratura  deve controllare che tutto avvenga nel rispetto delle regole. Mi auguro che questo sia stato recepito anche ad Aosta e confido di farlo recepire. Il mio obiettivo è quello di agire nel pieno controllo della legalità e conformemente a quanto stabilito dalla Costituzione della Repubblica.»
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Laura Uglietti

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