«Informarsi prima per sapere come comportarsi durante un evento»

Ad Aosta la manifestazione della protezione civile Io non rischio sulle calamità naturali

Meroi-silvanox350AOSTA. Sono trascorsi 17 anni da quando un'alluvione senza precedenti ha colpito duramente la popolazione e il territorio della Valle d'Aosta provocando la morte di 17 persone. A Pollein, una frazione intera viene spazzata via da una frana. Sette persone sono rimaste sotto il fango, fra loro un bimbo di due anni. Lo stesso è accaduto a Fenis. Il grave evento alluvionale del 13-16 ottobre 2000 ha determinato nella Regione Valle d'Aosta situazioni di dissesto che hanno trovano cause naturali in un rilievo morfologicamente soggetto ad un terreno sismico, incentivato dalle condizioni meteorologiche. L'intensità e la durata delle piogge hanno influito fortemente sul terreno innescando fenomeni di ulteriore afflusso d'acqua in canali naturali che si sono formati con ulteriore trasporto di terra e materiali solidi che hanno incrementato ulteriormente la portata dei corsi d'acqua. L'acqua ha portato con sé case e persone. I valdostani hanno ancora negli occhi quei momenti.

Da allora, la Regione, in stretta collaborazione con gli amministratori locali, ha impostato un ampio programma di riduzione dei rischi investendo, complessivamente, quasi 500 milioni di euro. Da quei terribili giorni, la vera sfida è diventata intervenire prima della calamità e il Sistema di Protezione civile valdostano, che prevede l'azione in stretta sinergia degli enti preposti al soccorso, è oggi un esempio nazionale di efficienza.

La Regione ha messo a disposizione il modello del Call Center Laico che si basa sulla distinzione tra Centrale di Primo Livello 1.1.2. che riceve tutte le chiamate di emergenza e le Centrali di Secondo Livello che ne assumono la gestione operativa: Soccorso Tecnico Urgente, Polizia di Stato, Comando Carabinieri, Soccorso Sanitario, Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco.

Io-nonrischio17ax350Il Numero Unico Europeo di Emergenza 1.1.2. ha un'utenza di 235.000 residenti e ha la funzione di filtro per le chiamate improprie, non di emergenza. Su questo numero confluiscono tutte le chiamate al 112-113-115-118. Secondo alcune valutazioni dell'Unione Europea, le chiamate improprie arrivano al 75% di quelle ricevute.

Ogni cittadino italiano o straniero che si trova sul territorio valdostano può, in caso di necessità comporre i seguenti numeri di emergenza: 112 -113 -115-118
La Regione Valle d'Aosta, sul piano della protezione Civile, ha stipulato un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Interno e la Regione Piemonte.

«La manifestazione di oggi è stata progettata a livello nazionale» ha sottolineato il Responsabile della Protezione Civile Dott. Silvano Meroi. «Siamo alla settima edizione. Si tratta di un'opportunità valida per far aderire il cittadino all'operato della Protezione Civile tramite il volontariato. I settori interessati riguardano alluvioni, rischio idrogeologico e sismico e i corretti comportamenti  da tenere. Il cittadino apprende così come essere di supporto agli interventi della Protezione Civile. Occorre informarsi prima, per sapere come comportarsi durante un evento. In Valle d'Aosta abbiamo un volontariato ben organizzato, a tutti i livelli convenzionato oppure no. Su 128.000 abitanti abbiamo 1.600 volontari. Ad essi si aggiungono quelli della Croce Rossa e quelli dell'AMPAS, un'associazione nazionale che ha molti aderenti in Valle d'Aosta. Così complessivamente abbiamo più di 2.500 volontari».

Se facciamo una rapida carrellata storica  possiamo notare che già nel 1.600 il villaggio di Issime fu parzialmente distrutto da un evento sismico, il 6 agosto 1839 vi fu il crollo parziale del Ponte Romano a Saint Vincent per un violento fenomeno sismico con epicentro a Saint Jeanne de Maurienne, in Francia, il 18 giugno 1968, alle ore 5,27 si è verificata una scossa sismica con epicentro a Bard.

Io-nonrischio17x350Ai fattori sismici si associa il rischio valanghe.

I Catasto Regionale Valanghe è il luogo in cui, dagli inizi del 1970, si scrive, inverno dopo inverno, la storia delle valanghe osservate sulle montagne valdostane. A tali fenomeni vanno aggiunti gli eventi alluvionali e il dissesto del territorio.

A Rhemes-Notre-Dame e Rhemes-Saint-George nella serata del 1 agosto 2017 si è verificata una precipitazione molto intensa 20/30 mm di pioggia in 10/15 minuti

A Morgex alcuni eventi temporaleschi avvenuti il 1°e l'8 agosto 2017  hanno causato lave torrentizie.
A Pollein e Brissogne il 1° agosto 2017 un evento temporalesco ha causato lave torrentizie: sono caduti 31 mm di pioggia in 10/15 minuti

Giovedì 28 settembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha deliberato la “Dichiarazione dello stato di Emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatesi dal 30 luglio all'8 agosto 2017 nel territorio dei Comuni di Antey-Saint-André, Bionaz, Brissogne, Brusson, Courmayeur, Morgex, Ollomont, Oyace, Pollein, Rhemes -Notre Dame, Rhemes-Saint-Georges, Saint Vincent, Valtournenche.

L'importo stimato è di circa 3 milioni di euro.

Laura Uglietti

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