Campagna di Poste Italiane per cittadini senior in Valle d'Aosta

 

Articolo promozionale

Parlare di pensioni oggi non è proprio un argomento facile, ma per fortuna c’è ancora qualcuno che riesce ad arrivarci. Proprio in questi giorni in Valle d’Aosta si sta svolgendo un’importante campagna informativa da parte delle Poste Italiane. Quello che interessa però non è tanto il tipo di promozione e di agevolazioni che hanno gli over 70, come per esempio la possibilità di pagare i bollettini postali 0,70 cent, ma piuttosto sono interessanti i dati pervenuti e che, tutto sommato, un po’ rincuorano.

I dati di Poste italiane sui pensionati

Le pensioni erogate da Poste italiane sono attualmente circa 8 mila. Ben 4 mila di queste 8 sono accreditate nei libretti di risparmio, il 55% o sul conto BancoPosta, il 39,5%. Circa 438 sono pagate direttamente allo sportello, per il 5,6%. Sono dati abbastanza rincuoranti data la situazione attuale e tutte le storie di over ’60 che abbiamo visto nei recenti fatti di cronaca. Il punto è che anche qui al nord ci sono diversi anziani che hanno accusato il colpo della crisi.

Si tratta di persone che hanno lavorato per tutta una vita e che hanno regolarmente versato i loro contributi. Persone che adesso, durante la vecchiaia, avrebbero voluto riposare e vivere serenamente. Molti, come i dati dimostrano, per fortuna ci riescono, o comunque a vivere in modo dignitoso, molti altri, però, si arrabattano per arrivare a fine mese.

Gli anziani che pagano con la pensione i debiti dei figli

Un altro punto da valutare quando si parla di pensione di anziani, è quello che concerne la famiglia tutta. Un fenomeno attuale, infatti, è quello che vede famiglie prima della crisi indipendenti, e che a causa della crisi, invece, si sono ritrovate a dipendere nuovamente dalle famiglie di origine. Abbiamo quindi anziani che mantengono i propri figli e nipoti, perché la loro pensione è l’unica entrata, o perché è l’unica cosa sicura.

Ci sono addirittura diverse famiglie che magari hanno perso il lavoro e si sono conseguentemente trovate in gravi difficoltà  ed hanno così dovuto chiedere aiuto alle famiglie di origine che grazie a forme di finanziamento precluse a chi non dimostri di avere un introito continuativo come ad esempio la cessione del quinto dello stipendio, hanno contribuito ad alleggerire il disagio economico.

Le pensioni che nessuno vedrà

Ma queste dei nostri anziani, forse, saranno le ultime pensioni che si vedranno, e poi, forse, anche Poste Italiane dovrà adeguarsi a questo clima di precarietà che non conduce di certo alla pensione, ma probabilmente a pensioni integrative, di quelle erogate anche con programmi di welfare aziendale dove oggigiorno lavorano anche diverse partite iva.

Proprio queste nuove forme di lavoro, infatti, sono destinate a prevale sul vecchio concetto di posto fisso e di dipendente, e di conseguenza, vanno a incidere profondamente nella morfologia delle pensioni italiane.

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