Valle d'Aosta, Poste in sciopero il 7 dicembre

Sindacati: carenza di organico mette a rischio l'apertura degli uffici postali

ufficio-postaleAOSTA. Condizioni di lavoro insostenibili, assenza di risposte da parte dell'azienda, continua riduzione del personale: questi i principali motivi alla base dello sciopero dei lavoratori di Poste Italiane proclamato in Valle d'Aosta per giovedì 7 dicembre.

«La carenza di organico è oggi tale da mettere in grossa criticità l'apertura giornaliera degli uffici postali con una ripercussione fortemente negativa sul servizio offerto alla clientela», spiegano Vilma Gaillard di Slc Cgil, Gaetano Stravalaci di Slp Cisl e Maurilio Rosset di Uilposte annunciando lo sciopero.

A fronte della diminuzione costante del personale «l'azienda aveva dato, occasionalmente, solo risposte parziali - continuano i sindacati -, utilizzando personale portalettere da adibire a ruolo di impiegato negli uffici, ma senza mai sostituire tutti i lavoratori andati in pensione o trasferiti. Ad oggi, venuta meno anche questa possibilità e non essendoci stata nessuna volontà di assumere, nemmeno a tempo determinato, la condizione di lavoro del personale è diventata insostenibile».

«Il personale applicato negli uffici - dicono Gaillard, Stravalaci e Rosset - è spesso ridotto all'osso, obbligato a continui spostamenti su tutta la regione per garantire l'apertura degli sportelli, e la fruizione anche solo di un permesso è condizionata dalla possibilità di avere la sostituzione da parte di un altro collega. A tutto ciò si aggiungono, in barba al rispetto di tutti i diritti contrattuali e ai protocolli sulla qualità del lavoro, continue pressioni per il raggiungimento degli obiettivi commerciali».

 

Elena Giovinazzo

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