Concorso "sospetto" per ginecologi, parere pro veritate: "violazione di legge"

Concorso "sospetto" per ginecologi, parere pro veritate: "violazione di legge"

 

AOSTA. La prima prova del concorso bandito dall'Usl della Valle d'Aosta per l'assunzione di nuovi ginecologi non era stata predisposta seguendo le disposizioni normative vigenti. Ai candidati era stato sottoposto un «test a risposte chiuse del genere a scelta multipla (5 opzioni)» mentre un decreto del presidente della Repubblica e il bando di concorso prevedevano una prova scritta basata sulla «relazione su caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso, o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa».

E' quanto emerge da un parere pro veritate chiesto nelle scorse settimane sul concorso che è nei giorni scorsi è stato annullato dall'azienda sanitaria.

Il concorso, ha scritto l'avvocato Sammaritani nel parere, risultava quindi «viziato per violazione di legge» e «la Commissione giudicatrice, pur dichiarando di volersi attenere in tutto e per tutto al dettato normativo, è evidentemente incorsa in un fraintendimento in merito alla tipologia della prova».

Sul caso era stato presentato un esposto alla Procura di Aosta.

 

Marco Camilli

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