L'Osapp denuncia lo "sfascio gestionale" del carcere di Brissogne


Il sindacato: agenti aggrediti, liti tra detenuti, legionella e niente di acqua potabile

CarcereBRISSOGNE. L'Osapp torna a chiedere con forza che i problemi di gestione della casa circondariale di Brissogne, da anni senza un direttore fisso, siano velocemente risolti.

Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria parla apertamente di «sfascio gestionale» dell'istituto valdostano. Cita il caso legionella, la continua assenza di acqua potabile, presunte gravi aggressioni ai danni di agenti di poilzia penitenziaria da parte di detenuti che non sono stati sottoposti a provvedimenti disciplinari, liti tra detenuti stessi e una petizione, accolta, firmata dai ristretti per il trasferimento di un agente «troppo zelante».

«Da questa situazione sconfortante - scrive l'Osapp in una lettera rivolta all'attuale direttore in missione, Giorgio Leggeri, al provveditore regionale ed al magistrato di Sorveglianza di Novara - non possiamo che chiedere aiuto alla politica regionale soprattutto a chi ha sempre dimostrato sensibilità verso i problemi della polizia penitenziaria. Chiediamo - conclude il sindacato - siano fatte pressioni nelle sedi opportune affinché vengano risolte o attenuate le problematiche indicate, con la speranza che non sia troppo tardi».

 

Clara Rossi

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