Unterthiner su Facebook: se siete amanti della natura, boicottate la Valle d'Aosta

Unterthiner su Facebook: se siete amanti della natura, boicottate la Valle d'Aosta

In un post il noto fotografo naturalista critico su parcs animalier, abbattimento delle ghiandaie, eliski, impianti di risalita e caccia

 

AOSTA. "Amanti della natura, delle passeggiate in montagna, della fotografia naturalistica. Non venite in Valle d'Aosta. Qui vi prendono in giro". Parola del noto fotografo naturalista Stefano Unterthiner, autore di un post al vetriolo pubblicato oggi sulla sua pagina di Facebook.

L'artista valdostano non usa mezze parole e lancia un messaggio ai suoi oltre settemila amici - e non solo a loro - di forte critica contro le politiche ambientali della Valle d'Aosta. "Questa non è una regione che protegge la natura. Chi governa la regione, della natura se ne frega. La regione vuole soltanto i soldi dei turisti, niente altro", scrive. E ancora: "basta pagare e la Valle d'Aosta è ai vostri piedi. E' la montagna puttana".

Unterthiner attacca i parcs animalier: "questi tristi recinti che imprigionano qualche animale selvatico, altro non sono che volgari zoo. In tutto il mondo i giardini zoologici vengono chiusi" mentre "in Valle d'Aosta se ne aprono due e per di più alle porte di aree protette, dove gli stessi animali tenuti in gabbia è possibile osservarli in natura".

Il post, che in poche ore ha già avuto più di 150 condivisioni, continua sul tema della caccia: "Se poi venite a visitare la Valle d'Aosta in autunno, una domenica per esempio, avrete buone possibilità di incontrare qualche cacciatore sul vostro sentiero. Sì, perché una regione che spende milioni per la promozione turistica autorizza la caccia anche di domenica".

Il pluripremiato fotografo punta il dito anche contro la recente delibera della Giunta regionale che autorizza l'abbattimento, in cinque anni, di 4500 tra ghiandaie, cornacchie nere e grige e gazze per evitare danni ai frutteti. "Decisione che non ha nessun fondamento scientifico, ma che fa contenti i coltivatori e naturalmente i cacciatori (che parteciperanno agli abbattimenti anche fuori dalla stagione venatoria)".

Nel mirino del fotografo anche l'eliski, "l'ultima follia valdostana", e gli impianti di risalita. "Nel piccolo comprensorio del Col di Joux (1600 metri di quota, innevato per pochi mesi all'anno, quando l'inverno si ricorda di arrivare) si stanno abbattendo circa mille alberi per allargare la pista da sci. Inizialmente le piante da abbattere dovevano essere cento. Nella valle vicina, quella di Ayas, a essere minacciato è l'ultimo versante ancora intatto del Monte Rosa, quello del vallone delle Cime Bianche". Qui si sta progettando un "mostruoso collegamento sciistico fra la Valtournenche e la Val d'Ayas".

L'appello finale di Unterthiner: se cercate la pace ed il silenzio della montagna "boicottate la Valle d'Aosta, troppo bella per i valdostani".

 

 

Marco Camilli

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