Teleriscaldamento, il Consiglio Valle respinge una risoluzione

L'aula ha preso atto della petizione di 71 commercianti che chiedono un risarcimento per la perdita di affari

Teleriscaldamento1x300AOSTA. E' stata esaminata ieri dal Consiglio regionale la petizione di 71 commercianti e negozianti di Aosta che chiedono un risarcimento economico per i danni economici legati ai lavori del teleriscaldamento soprattutto in via Torino. L'Aula ha ascoltato la relazione del presidente della IV Commissione, Giuseppe Isabellon (UV) sulle varie audizioni svolte nelle scorse settimane.

«I firmatari hanno evidenziato come nei sei mesi necessari alla realizzazione degli interventi le loro attività siano state penalizzate, riferendosi non soltanto ai disagi prevedibili legati ai cantieri, ma ai danni riscontrati, ad esempio a causa della perdita di molto clienti anche abituali - ha riassunto Isabellon -. I rappresentanti dell'Amministrazione regionale hanno evidenziato come non sia possibile l'eventuale valutazione del danno subito dagli operatori economici delle vie interessate dai lavori, in quanto non è possibile provare il denunciato calo del giro d'affari».

L'Aula ha poi respinto con 17 astensioni (UV e SA) e 17 "sì" dei gruppi di opposizione una risoluzione che intendeva impegnare l'assessore competente a farsi portavoce nei confronti del Comune di Aosta e di Telcha delle rivendicazione dei commercianti "al fine di definire misure di compensazione per i disagi e i danni oggettivamente subiti".

«Riteniamo che la Regione non possa intervenire perché i rapporti devono essere gestiti tra l'Amministrazione comunale e i commercianti» ha replicato l'assessore al commercio Aurelio Marguerettaz annunciando il voto di astensione. «Ho assicurato che mi farò portavoce per un tavolo di confronto» ha anche aggiunto motivando l'astensione con la contrarietà al passaggio della risoluzione in cui si parla di danni oggettivi: «servono perizie asseverate che noi non abbiamo» ha detto.

 

M.C.

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