La Valle d'Aosta e il difficile compito di fare informazione

Quando mantenere le distanze da politica e centri di potere ha le sue serpeggianti conseguenze

Marco Camilli

Cari lettori, ogni giorno come Aostaoggi.it siamo qui ad informarvi su quanto accade in questa nostra regione. Il nostro lavoro è iniziato dal 1999 e da allora scaliamo continuamente una vera e propria montagna di difficoltà creata da istituzioni, enti, caste di potere e varie ed eventuali. Nel nostro piccolo cerchiamo di rimanere imparziali ed equidistanti da partiti e movimenti politici ed anche da altri centri di potere che viaggiano a braccetto con la politica.

Non diciamo certo di essere dei martiri dell'informazione perché questo lavoro ci piace. Ma mantenersi distanti da determinati centri di potere ha le sue serpeggianti conseguenze. Per citarne qualcuna: cancellazioni "accidentali" da mail list, informazioni o notizie comunicate a noi in ritardo, "dimenticanze" su convocazioni di incontri stampa e, fino a qualche tempo fa, l'impedimento ad accedere ad alcune conferenze stampa. La lista sarebbe in realtà molto più lunga, ma tanto basta per dare un'idea. Bisogna quindi lottare contro le legislazioni attuali che di fatto censurano notizie di cronaca (ma ovviamente non per tutti i media) e contro un certo nepotismo nella gestione delle comunicazioni in generale da parte di enti e istituzioni.

Questo non ci ha mai spaventato, anzi ci ha stimolato ad andare avanti nel nostro difficile impegno di informarvi nel rispetto di una libertà che, troppe volte, viene calpestata in nome di un potere arrogante e ignorante. Vi ringrazio per il vostro supporto e la vostra fedeltà. Siamo l'unico quotidiano on line che svolge inchieste su alcune tematiche delicate e anche questo dà fastidio ai "principi", in quanto coloro che vivono nei castelli vogliono che si dica che in Valle d'Aosta "va tutto bene". Tutti noi sappiamo che invece non va tutto bene e neanche ci possiamo accontentare del fatto che "altrove si sta peggio". Per questo scriviamo, diciamo, auspichiamo che in questa regione il rispetto dei cittadini sia il principio cardine di ogni scelta. E che, per quel che ci riguarda direttamente, il nepotismo sull'informazione venga travolto dal vento della libertà per poter informare tutti voi, cari amici lettori, senza impedimenti.

 


Marco Camilli

 

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