Il volo decollato intorno alle 18 - Giornalisti e telecamere allontanati dall'aeroporto Gex dal servizio di sicurezza
SAINT-CHRISTOPHE. Si è conclusa oggi la breve vacanza (avvolta dal riserbo) di Matteo Renzi in Valle d'Aosta.
Nel tardo pomeriggio il presidente del Consiglio è partito da Courmayeur per raggiungere l'aereo di Stato che lo attendeva all'aeroporto regionale Corrado Gex insieme al presidente della Regione Augusto Rollandin e ai rappresentanti delle forze dell'ordine.
Il volo è decollato intorno alle 18 dall'aeroporto che per l'occasione è stato chiuso a giornalisti e telecamere (da ore in attesa).
Il presidente del Consiglio era arrivato in Valle lo scorso 30 dicembre insieme alla famiglia per trascorrere alcuni giorni sugli sci a Courmayeur tra selfie con altri sciatori e incontri informali con il presidente della Regione, i parlamentari valdostani, l'assessore e vice presidente Aurelio Marguerettaz e il segretario del Partito democratico della Valle d'Aosta Fulvio Centoz.
E sulle vacanze valdostane sul web si levano alcune critiche. Così Carlo Sibilia, membro del direttorio del Movimento 5 Stelle: "Martedì 30 dicembre un Falcon 900 della flotta di Stato solca i cieli del Mediterraneo. Riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier. Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma ma il premier ha fretta. Deve andare in vacanza. Quindi il Falcon si deve adeguare. Dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del premier e riparte alla volta di Aosta".
Da Twitter arriva la risposta di Renzi: "Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza. #regole"
Marco Camilli
