Dai risultati della loro indagine si conoscerà il destino del progetto di ampliamento
AOSTA. Ci saranno italiani, francesi e tedeschi nella commissione di esperti e professori universitari che esaminerà le scoperte archeologiche del cantiere dell'ospedale Parini. «Esperti internazionali sono stati contattati e hanno dato la disponibilità» ha spiegato in conferenza stampa di Giunta il presidente della Regione, Augusto Rollandin.
Oggi l'esecutivo ha approvato le direttive di costituzione del comitato scientifico che li riunirà e che è incaricato della "espressione di pareri in merito ai reperti rinvenuti nel cantiere/scavo del presidio unico ospedaliero" di Aosta. Il comitato lavorerà sotto la regia della Sovintendenza per i beni e le attività culturali e sarà nominato dalla Coup.
Il lavoro del pool di esperti sarà «molto importante e determinerà la possibilità o meno di avere in quell'area una sovrastruttura e in che termini» ha spiegato Rollandin. Dai risultati delle indagini sul tumulo di pietre che custodiva i resti di un guerriero celtico dipenderà infatti il futuro del cantiere di viale Ginevra. «Dovranno decidere cosa è necessario ancora fare per proteggere i ritrovamenti e determinare i destini dell'insieme dell'area, tenendo conto del fatto che il tumulo va mantenuto» ha detto Rollandin. Il progetto attuale di ampliamento coinvolge in pieno l'area dei ritrovamenti e pertanto «bisogna sapere se il ridimensionamento dell'utilizzo dell'area è totale o parziale per capire se il progetto deve essere rivisto in un certo modo o in un altro».
Marco Camilli
