Indagine di Cittadinanzattiva: la retta è di 440 euro contro i 311 della media nazionale
AOSTA. E' la Valle d'Aosta la regione in cui costa di più mandare i figli all'asilo nido. Lo dice la rilevazione annuale dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha confrontato la media delle rette 2014/2015 applicate in tutta Italia. Il risultato è che in Valle d'Aosta si spendono 440 euro, 129 più della media nazionale e quasi tre volte più della Calabria che, con 164 Euro, è la regione più economica. La retta inoltre è cresciuta dell'1,9 per cento rispetto al 2013/2014. Niente a che vedere comunque col +117,3 per cento segnalato a Cosenza.
A livello di province è Lecco quella più cara (515 euro) mentre Catanzaro si trova al capo opposto della classifica (100 euro).
Tornando alla nostra realtà, l'indagine sugli asili nido riporta che ad Aosta il 42% per cento dei bimbi è in lista di attesa. Nelle quattro strutture comunali del capoluogo i posti disponibili (dati del 2013) sono 156 mentre in tutta la regione ai 25 nidi pubblici, che dispongono di 752 posti, se ne aggiungono due privati in grado di accogliere ulteriori 43 bimbi.
«Chiediamo di rilanciare nel dibattito pubblico italiano l'adeguamento alle esigenze, anche economiche, delle famiglie italiane del servizio educativo per la prima infanzia» ha dichiarato Tina Napoli, responsabile delle politiche per i consumatori di Cittadinanzattiva, ricordando la raccomandazione della Commissione europea del 2013. «E' necessario - continua Napoli - prevedere una maggiore flessibilità per i servizi, una revisione degli orari, un'offerta integrata con le molteplici ma disomogenee esperienze di welfare aziendale e di soluzioni alternative. Ripensare il modello di servizio è urgente per permettere di frequentare l'asilo ad un maggior numero di bambini e a costi sostenibili».
Clara Rossi
