Ad agosto superata quota 110mila visitatori, la metà dei quali nei castelli
AOSTA. E' sempre quello di Fénis il "re" dei castelli della Valle d'Aosta. L'antica dimora, con il suo caratteristico profilo, nel mese di agosto ha catturato 18.741 visitatori che corrisponde oltre un terzo dei 54.901 ingressi registrati nei sette castelli di proprietà regionale aperti al pubblico.
Il podio dei manieri più apprezzati è completato dal Savoia e dal castello di Issogne rispettivamente con 8.941 e 8.304 ingressi. Seguono Verrès (6.174), il Reale di Sarre (4.308), il Sarriod de la Tour a Saint-Pierre (3.571) e chiude la classifica il Gamba di Chatillon (1.622 ingressi).
I dati sono dell'assessorato regionale all'istruzione e cultura, secondo il quale lo scorso mese le presenze nei siti archeologici, nei castelli e nelle sedi espositive della Regione hanno raggiunto quota 110.693.
L'unico sito in grado di fare meglio del castello di Fénis è il teatro romano con 19.870 visitatori. Bene anche il criptoportico con i suoi 13.084 ingressi mentre il Pont d'Ael ha attirato 3.456 persone. In generale i siti archeologici (inclusa la villa romana di Aosta e San Lorenzo) hanno fatto registrare 41.908 visitatori.
Gli ingressi alle sedi espositive invece sono 12.218, 4.969 dei quali a San Lorenzo e la restante parte suddivisa abbastanza equamente tra il Museo archeologico, il centro Saint Benin e l'Hotel des Etats.
Sempre in base a quanto comunicato dall'assessorato il numero di visitatori complessivi è notevolmente incrementato rispetto all'agosto del 2014 e del 2013. Lo scorso anno furono conteggiate 69.329 presenze e l'anno prima 70.881.
In autunno l'orario di apertura dei siti sarà modificato. "Gli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali - spiega l'assessorato - stanno definendo gli orari di apertura di castelli e siti archeologici per i prossimi mesi, e in particolare per il periodo ottobre/dicembre, in considerazione del fisiologico minor afflusso di visitatori che viene registrato in questo periodo dell'anno".
Clara Rossi
