Alpe: troppi servizi accentrati ad Aosta, rischio cittadini di serie A e serie B

 

Preoccupazioni per la chiusura dell'Ufficio territoriale dell'Agenzia delle entrate di Châtillon

Agenzia-entratex250AOSTA. Aosta è sempre più il "cuore" della Valle d'Aosta. Lo è sempre stato in quanto capoluogo e lo sta diventando ancor di più adesso che la parola d'ordine universale è razionalizzare. A rinnovare i timori per la desertificazione dei servizi sul resto del territorio regionale è la chiusura dell'ufficio territoriale di Châtillon dell'Agenzia delle Entrate con il conseguente spostamento di tutte le attività ad Aosta.

«Per chi non abita a 5 - 10 km dal capoluogo i servizi iniziano a mancare. Così si rischia di avere cittadini di serie A e di serie B» ha affermato in consiglio regionale Albert Chatrian illustrando una interpellanza proprio sulla chiusura dell'ufficio territoriale di Châtillon. Il consigliere di Alpe ha dato voce alla «preoccupazione per gli ennesimi tagli ai servizi sul territorio». Preoccupazione che il presidente della Regione Rollandin, rispondendo all'interpellanza, ha detto di condividere.

Rollandin ha confermato che la chiusura a Châtillon «è ormai data per certa. Fa fa parte di un elenco di 53 uffici che saranno chiusi in tutta Italia» ha spiegato in particolare riferendo gli esiti di una serie di incontri avuti con la direttrice regionale dell'Agenzia delle Entrate. Le motivazioni addotte dall'ente sono più di una: la costante implementazione dei servizi telematici ma soprattutto la politica degli ultimi anni di far confluire sempre più servizi nella sede di Aosta che tra l'altro adesso, con il recente trasferimento nell'ex caserma Mottino, ha il posto necessario per accogliere anche i 13 dipendenti oggi impiegati a Châtillon. Per le Entrate questo quadro non giustifica i 52mila euro di affitto pagati al Comune di Châtillon il quale però, per fornire locali adeguati all'Agenzia, si è fatto carico di un importante investimento di ristrutturazione edilizia. «Non credo sia tutto una questione di costo dell'affitto - ha ammesso il presidente dell'esecutivo -, perché se così fosse si sarebbe trovato un accordo. Credo che le motivazioni siano altre, la via però è segnata». Rollandin ha aggiunto che la direttrice dell'Agenzia ha annunciato misure di compensazione per l'eliminazione di un servizio, «ma non so di cosa si possa trattare».

Nella replica Chatrian ha ribadito i timori per l'ulteriore concentrazione di servizi solo nel capoluogo. «A portare un danno al territorio è ancora una volta l'economicità o meno di un servizio. Dal nostro punto di vista è una brutta pagina di accentramento a livello romano, dove noi non tocchiamo il boccino probabilmente perché non abbiamo forza né possibilità di incidere».

 

Marco Camilli

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