E il popolo ha fame
AOSTA. Il 29 aprile 2014 su Aostaoggi.it pubblicavamo un articolo dal titolo "Una panchina per tre - La povertà ormai è di casa in Valle d'Aosta". In consiglio regionale un eminente politico "progressista" ci definì, per questo articolo, un quotidiano qualunquista.
Oggi La Stampa, nelle pagine dedicate alla Valle d'Aosta, pubblica gli elenchi riservati (e perchè mai riservati?) dei vitalizi degli ex consiglieri regionali e fa una disamina dei costi che la pubblica amministrazione sostiene per personaggi pubblici che, in fondo, hanno scelto liberamente di servire i cittadini.
Oggi nei bar e per strada i valdostani commentano questi costi mostrando disprezzo verso la classe politica.
Persone che hanno difficoltà a pagare le bollette, a fare la spesa ed a vivere degnamente si indignano di fronte a certe cifre milionarie erogate anche a chi, in alcuni casi, ha mal servito gli interessi della Valle d'Aosta. Forse anche questo articolo del quotidiano torinese e l'indignazione della gente verranno tacciati di qualunquismo da certe intelligenze politiche?
La sensazione comune è che indignarsi ormai non serve quasi più. C'è rassegnazione tra i valdostani, rassegnazione che si concretizza nell'alto astensionismo alle urne.
Mi domando se questi signori del palazzo, che vivono in mondo lontano dalla miseria quotidiana di troppa gente, riusciranno mai ad avere un sussulto ed a mettere in opera concrete azioni per avvicinarsi ai valdostani in difficoltà. Basta milioni di euro regalati, basta tagli ridicoli ai compensi, basta pensare che il mondo finisca alle porte di uscita del Palazzo regionale. Signori del palazzo, molte famiglie vivono senza luce o riscaldamento: e voi, come vivete?
Marco Camilli
