La donazione delle "penne nere" consentirà di coprire i costi di gestione di un alloggio per i ragazzi
AOSTA. Il mondo del volontariato è tra i più toccati dalla crisi. Anche in Valle d'Aosta numerose associazioni che si occupano di aiutare persone in difficoltà si trovano a dover fare i conti con la penuria di risorse. Tra queste c'è l'associazione Girotondo che si occupa dei ragazzi con disabilità.
L'impegno non manca e nemmeno la voglia di dedicarsi agli altri senza ottenere in cambio un compenso, ma certe spese restano. L'associazione ha affittato un appartamento per il progetto "Il cielo in una stanza" che vuole aiutare i giovani disabili a costruirsi una vita indipendente ed ora che le pubbliche amministrazioni non ne garantiscono più i contributi erogati negli anni passati spese come il canone, il riscaldamento e le altre utenze dell'alloggio sono diventate gravose.
L'associazione si è rivolta agli Alpini per avere un aiuto e questi ultimi non si sono tirati indietro. Nella sede di villa Brezzi il presidente della Girotondo Paolo Salomone, con il figlio Marco ed il vice Mario Venturotti, hanno incontrato il direttivo del Gruppo Aosta per fare il punto della situazione. «I ragazzi hanno bisogno di molte cose ed ogni tipo di volontariato è accolto da noi tutti con gratitudine» ha spiegato Paolo Salomone. Oltre ai costi dell'appartamento «c'è la necessità inoltre di allestire nell'alloggio delle attrezzature indispensabili per le esigenze di deambulazione, interventi costosi per le necessarie certificazioni».
Gli Alpini di Aosta hanno risposto con una donazione consegnata dal capo Gruppo Carlo Gobbo per conto di tutti i soci. «La solidarietà non è carità - ha affermato -, quello che facciamo è un gesto di partecipazione ai vostri bisogni, come ci auguriamo possano e sappiano fare tutti gli Alpini valdostani. Gli alpini non cercano encomi e medaglie, gli alpini danno il proprio aiuto a chi ne ha bisogno. Un comportamento che dovrebbe contraddistinguere il vivere civile di ogni persona».
redazione
