Si avvicina la 1016a Fiera di Sant'Orso. L'assessore Donzel: "un miracolo culturale da non perdere"

Si avvicina la 1016a Fiera di Sant'Orso. L'assessore Donzel: "un miracolo culturale da non perdere"

 

Resta il problema treni speciali: "tenteremo di rafforzare le corse dei pullman"

AOSTA. Quest'anno la Fiera cade di sabato e domenica e sarà dunque un'edizione dai grandi numeri. Ci sarà posto per tutti?
«La Fiera per le dimensioni che ha assunto negli ultimi 20 anni offre più possibilità di fruizione. L'altissima qualità dell'artigianato di tradizione valdostano si eleva alle vette dell'arte, mantenendo vive e attuali le profonde radici della cultura agreste di montagna da cui continua a trarre sempre nuova linfa. Questo ha permesso di far evolvere una complessa ed efficiente macchina organizzativa, molto attenta alla sicurezza e a garantire l'accesso e la partecipazione all'evento, che è una grande e straordinaria festa popolare. A ciò si aggiunge la grande accoglienza della città tutta, delle attività ricettive e delle Proloco e dei volontari».

Quale è il ricordo della sua prima partecipazione alla Fiera?
«Serbo il ricordo di quando a 9 anni mio padre mi portò in Fiera con mio fratello e regalò ad entrambi dei sabot in miniatura che conservo tuttora. Per me che venivo da un villaggio di montagna fu una grande emozione vedere tanta gente e scoprire la bellezza delle opere intagliate nel legno: mi affascinavano allora soprattutto i bassorilievi che narravano episodi della nostra vita contadina».

Sono stati risolti i problemi con Trenitalia? Avremo corse straordinarie per portare i visitatori ad Aosta in treno?
«Da Trenitalia non arrivano buone notizie, spero che perlomeno non si verifichino guasti o ritardi; in ogni caso tenteremo di rafforzare le corse dei pullman».

La Fiera è una festa di popolo ma in un periodo cosi difficile, e sotto certi aspetti anche pericoloso, quanto è forte la voglia di fare festa nel popolo valdostano?
«La Foire è uno degli eventi più importanti della cultura valdostana dopo le feste religiose; da sempre, anche nei momenti più difficili, magari con più parsimonia, i popoli hanno bisogno di momenti di evasione dal quotidiano. La festa si declina in tanti modi: per noi valdostani, incontrare i vecchi amici in Fiera, scambiare due chiacchiere, bere un bicchiere assieme, è un grande piacere; e per molti l'occasione di cantare e ballare in allegria. Di tutto ciò non si può fare a meno».

Un invito a coloro che ci leggono fuori valle per convincerli a venire ad Aosta il 30 e 31 gennaio per la magica Foire.
«Da sempre la Foire è un momento di grande apertura e scambio. La Fiera crea ogni anno la magia per cui la tradizione e la cultura valdostana, l'arte e l'artigianato si offrono ai visitatori in un grande affresco unico nel suo genere, come un arcobaleno che diventa ponte fra culture diverse, e come un mosaico dove ogni pietra è valorizzata da quella che le sta accanto e dalla visione d'insieme. Un miracolo culturale da non perdere.»

Per tutte le informazioni sulla Fiera: Fieradisantorso.it

 

Marco Camilli

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