Sostegno al reddito, via libera del governo valdostane all'erogazione dell'aiuto

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Fino a 550 euro e limite di cinque mesi più eventuali tre. Domande dal 22 febbraio

Soldix300AOSTA. E' arrivato oggi il via libera del governo regionale alle nuove misure sul cosiddetto reddito di cittadinanza. Grazie a questa disposizione i nuclei familiari che affrontano un periodo di grave difficoltà economica potranno ricevere un aiuto economico fino a 550 euro per un massimo di otto mesi.

Per accedere al contributo il nucleo familiare, anche se composto da una sola persona, dovrà definire un patto di inclusione con i servizi regionali. Le domande per il reddito mensile dovranno essere presentate in un Centro per l'impiego o allo sportello sociale competente in base al luogo di residenza tra il 22 febbraio ed il 31 marzo 2016. In caso di esito positivo del procedimento, la famiglia riceverà ogni mese, attraverso Finaosta, tra i 450 ed i 550 Euro per un massimo di cinque mesi prorogabili eventualmente per ulteriori tre, dopo la sospensione di almeno un mese.

Per beneficiare della misura di sostegno al reddito è necessario rispettare numerosi requisiti tra cui risiedere in Valle d'Aosta ininterrottamente da non meno di 24 mesi alla data di presentazione dell'istanza, avere un reddito Isee ordinario in corso di validità inferiore ai 6.000 Euro ed aver compiuto 30 anni. Possono accedere al contributo cittadini italiani, comunitari o extracomunitari, quest'ultimi se in possesso del permesso di soggiorno, e chi lo richiede dovrà dichiarare l'immediata disponibilità allo svolgimento dell'attività lavorativa, sottoscrivere il patto di servizio con un Centro per l'impiego o avere una partita Iva attiva. La stessa disponibilità potrà essere chiesta anche agli altri componenti del nucleo familiare.

Non solo: il richiedente non deve aver maturato i requisiti per la pensione, non deve essere titolare di trattamenti di sostegno al reddito (inclusi cassa integrazione, indennità di mobilità, indennità o assegno di disoccupazione) né ricevere trattamenti assistenziali erogati dallo Stato o dalla Regione (il contributo per il canone di locazione ed il bon de chauffage fanno eccezione).

"Per ottenere il beneficio - chiarisce infine l'assessorato regionale delle Attività produttive -, non sono considerati trattamenti assistenziali le eventuali esenzioni o agevolazioni per il pagamento di tributi, le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi nonché le erogazioni di buoni servizio o voucher che svolgono la funzione di sostituzione di servizi, gli assegni, premi o sussidi per fini di studio o di addestramento professionale o altre analoghe misure di sostegno".

 

Marco Camilli