La storia e la leggenda di San Valentino. Un romanticismo spesso inquinato dal consumismo
AOSTA. Poco più di un mese prima dell'inizio della primavera, che come dice il detto "Fa innamorare", ricorre la festa degli innamorati, meglio nota come "San Valentino". Il nome di questo romantico giorno è ispirato al San Valentino di Terni, che morì il 14 febbraio del 273 su ordine dell'imperatore Aureliano. Inizialmente questa giornata, oggi colma di cuori e cioccolatini, era una festa pagana chiamata "Lupercalia" e costituita da rituali e legata alla fertilità. Tuttavia i cristiani erano contrari a questa celebrazione e per questo motivo nel 496 Papa Gelasio I fece sostituire la festa con la giornata dedicata alla commemorazione di San Valentino, patrono degli innamorati.
Solo intorno all'Alto Medioevo iniziò ad avere delle sfumature romantiche, sebbene le leggende sui miracoli del santo siano legate all'amore. Si narra la storia di due innamorati: Sabino, un giovane pagano e Serapia, una bellissima fanciulla cristiana, i due fidanzati erano ostacolati dai genitori, ma riuscirono a sconfiggere queste interferenze grazie alla possibilità di battesimo dell'uomo, nonostante ciò la ragazza si ammalò gravemente ed il suo innamorato per non permettere alla morte di allontanarli chiese aiuto a San Valentino, che li sposò e li unì insieme in un sonno eterno.
Ogni anno, nella società moderna di molti paesi del mondo, molte coppie dedicano il loro tempo a sorprendere il partner attraverso dei regali o delle sorprese romantiche: cioccolatini, rose, weekend o cene al ristorante. Ma quali sono le opinioni dei turisti e dei valdostani sulla festa degli innamorati?
Mirco Marchesini dichiara: «Per me la giornata di San Valentino rappresenta tanti ricordi: quando ho visto per la prima volta mia moglie. Per festeggiare questa festa preparerò un regalino o una piccola sorpresa».
Tiziana Darold afferma: «San Valentino rappresenta la festa degli innamorati, adesso è festa tutti i giorni, non come una volta in cui si aspettavano queste occasioni per festeggiare, oggi è sempre un festeggiamento. Quest'anno il mio San Valentino lo trascorrerò a casa».
Federico Gini espone il suo pensiero dicendo: «Per me San Valentino non rappresenta niente, perchè credo che sia una festa esclusivamente commerciale. S se sei innamorato di una persona San Valentino è tutti i giorni, non si aspetta il 14 febbraio, chi l'ha deciso?».
Alex Nora: «San Valentino è la festa per gli innamorati. Se fossi innamorato lo festeggerei, se fossi fidanzato no. Le cose non sempre combaciano. Se dovessi festeggiarlo andrei a cena fuori».
Andrei Gheta sostiene: «Per me San Valentino è una festa come un'altra, non l'ho mai festeggiata. Non vorrei dire banalità, ma è una festa commerciale e non mi interessa».
Elena Agafonova spiega: «In Russia si festeggia in un altro modo: tra amici ci si fa dei regalini, come delle piccole cartoline con dei cuori. Questo non significa che siamo tutti innamorati, ma che ci prendiamo cura l'uno dell'altro. E' un gesto per dimostrare la nostra amicizia e la nostra forza. Non so ancora come festeggerò questo San Valentino. In Italia questa giornata si celebra diversamente, nel mio paese si usa festeggiare tutti insieme al ristorante, a volte anche insieme alle coppie».
Secondo Dario Bombino «è una festa consumistica, se una persona vuole bene ad un'altra non deve aspettare San Valentino per fare dei regali. Trascorrerò questa giornata studiando perchè devo dare un esame, poi la sera porterò a cena mia moglie e mia figlia. Quasi tutti i sabati e le domeniche andiamo a cenare insieme, non devo aspettare per forza San Valentino per andare a al ristorante con mia moglie e mia figlia».
Jenny Merante dichiara: «Festeggerò San Valentino andando a cena fuori, non so ancora se regalerò qualcosa. E' un giorno come tutti gli altri, perché secondo me se sei innamorato non è solo San Valentino il giorno dell'amore, e lo festeggio per poter scambiare un pensiero con l'altra persona».
Adelina Negro sostiene: «E' una festa, la festa degli innamorati. Mio marito ormai queste cose non le fa più - dice ridendo - e invece è bellissimo San Valentino. E' una delle feste più belle dell'anno. Mio marito ha novantadue anni, io ne ho settantacinque quindi ci daremo un bacino e ci compreremo un gelato. Quando eravamo più giovani andavamo in giro, ma ora siamo contenti lo stesso».
Giulia Frutaz spiega: «Non so ancora cosa farò a San Valentino, essendo single probabilmente uscirò con le amiche, farò un po' di shopping. Al di là della festa consumistica, se si ha una persona speciale è un occasione per passare un po' di tempo insieme, quando magari per lavoro o altri doveri è difficile trovare il tempo».
Santino Frutaz: «A San Valentino darò un paio di bacini a mia moglie e magari le farò una sorpresina. E' il giorno dell'amore, lo festeggio più o meno ogni anno».
Luisa Valenti dice: «A San Valentino starò a casa. Per me è una festa un po' commerciale, ma è anche un'occasione per festeggiare. Non credo che scambierò dei regali con il mio fidanzato».
Giorgia Castagna spiega: «Non essendo molto romantica, per me San Valentino è una festa associata al business, ma è comunque una festa carina. E' un'occasione per gli innamorati di festeggiare e fare un qualcosa, come un weekend o una cena. Se due persone si amano non aspettano San Valentino chiaramente, però come tante feste è un qualcosa di commerciale. Il mio ragazzo abita in Inghilterra, quindi lo festeggeremo qualche giorno in ritardo».
Renée Magui Trèves afferma: «Io non festeggio San Valentino, che per me è più una festa commerciale che altro. Preferisco festeggiare occasioni differenti, piuttosto che una giornata che mi impone qualcun altro. Non mi formalizzo su queste cose, lo festeggerei solo nel caso in cui l'altra persona ci tenesse, ma non è questo il caso».
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Kumari Peraldo
