Giuseppe Bordon: "è scelta migliore per il mantenimento dei livelli occupazionali e la qualità del servizio"
AOSTA. La Savda, Società autoservizi Valle d'Aosta, non è più valdostana. Il 100 per cento della società della famiglia Bordon, con sede a Charvensod e nata nel 1947, è infatti passato nelle mani di Arriva Italia, un gruppo inglese entrato nel 2010 nella galassia della tedesca Deutsche Bahn.
«Dopo molti anni di attività della mia famiglia nel settore del trasporto insieme a mia sorella Roberta abbiamo preso tale decisione perché rappresenta la scelta migliore per la continuità della società, il mantenimento dei livelli occupazionali, e la qualità del servizio - dice Giuseppe Bordon -. Il gruppo Arriva ha un Dna privato, opera in un contesto internazionale ed è solido sia da un punto di vista tecnico che finanziario. Sono certo che lavorerà al meglio garantendo investimenti adeguati e la crescita dimensionale della società».
«Grazie a questa operazione - spiega il nuovo amministratore delegato di Arriva Italia, Leopoldo Montanari - entriamo in una nuova Regione. Da sempre il Gruppo Arriva investe sul territorio. È la seconda operazione che ci vede protagonisti in pochi mesi dopo l'acquisto, da parte di Arriva Italia, della KM, azienda di trasporto pubblico di Cremona: l'obiettivo è quello di continuare a crescere sul territorio, sia nel settore gomma dove già siamo protagonisti, sia nel settore ferro».
Con un parco veicoli di 116 autobus e 145 dipendenti, Savda attualmente copre circa la metà del trasporto pubblico locale su gomma della Valle d'Aosta generando un fatturato di 12 milioni di euro. Arriva Italia gestisce ad oggi 2.400 mezzi e 3.500 dipendenti offrendo servizi di trasporto pubblico per circa 100 milioni di bus/km annui.
Marco Camilli
