Sanità pubblica e privata, Alpe: "attenzione a sacche di privilegio"

Sanità pubblica e privata, Alpe: "attenzione a sacche di privilegio"

 

Interrogazione in consiglio regionale sui finanziamenti alla clinica privata di Saint-Pierre

AOSTA. Si è parlato anche di finanziamenti alla sanità privata e pubblica nella riunione di ieri del consiglio regionale. Patrizia Morelli, del gruppo Alpe, ha illustrato una interrogazione presentata con l'intenzione di «sottolineare una controtendenza dei dati che provengono dalla clinica privata Isav Spa di Saint-Pierre rispetto all'andamento generale della sanità valdostana: confrontando i dati rispetto alla spesa sanitaria regionale dal 2013 al 2016 cala di molto (-13%), mentre quella per la clinica è sempre andata in crescendo (+30%)». In particolare Alpe ha sottolineato come l'impegno di spesa per il 2016 per le prestazioni acquistate dall'Usl è rimasto lo stesso del 2015, cioè 7 milioni.

All'interrogazione ha risposto l'assessore alla sanità Antonio Fosson: «La delibera dell'Usl del 22 aprile scorso stabilisce che il tetto massimo di spesa per la remunerazione della clinica di 7 milioni di euro, invariato rispetto al 2015, non rappresenta l'impegno di spesa per il 2016. Di questa cifra, 1.800.000 euro va per l'ortopedia e la chirurgia (per interventi che in passato si svolgevano fuori Valle); 3.450.000 euro sono destinati alla riabilitazione (usando sia per i residenti sia per chi proviene da fuori Valle tariffe siglate a livello nazionale che non possono essere ridotte; la struttura applica tariffe proprie per i privati, che non utilizzano convenzioni); 1.750.000 euro è concesso alla clinica per portare pazienti da fuori Valle. Per quest'ultima somma - ha continuato Fosson -, con la convenzione precedente con la clinica anticipavamo l'80% per due anni mentre da quest'anno si anticipa il 65%: l'importo della mobilità attiva è sceso a 1.137.000 euro, con 262.000 euro risparmiati».

Nella replica Morelli ha spiegato di non essere «contrari a priori al settore privato, quando questo si integra e collabora correttamente col pubblico, ma lo siamo se nei confronti del privato vi è un atteggiamento morbido, se non di favore: è un atteggiamento che va a scapito del pubblico e dunque dei cittadini. A fronte degli ottimi rimandi sulla clinica di Saint-Pierre, le segnalazioni negative dei cittadini sulla ristorazione, sulla pulizia, sull'assistenza notturna dell'ospedale Parini sono un campanello d'allarme. Facciamo attenzione a non creare sacche di privilegio, se i tagli vanno fatti, facciamoli in modo paritario».

 

C.R.

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