Turismo, aumentano i prezzi di ingresso ai castelli della Valle d'Aosta

Turismo, aumentano i prezzi di ingresso ai castelli della Valle d'Aosta

 

Da luglio 2016 saranno a pagamento anche alcuni siti storici finora gratuiti

AOSTA. Con l'arrivo dell'estate 2016 visitare i castelli della Valle d'Aosta costerà un po' di più. Una deliberazione della scorsa settimana del governo regionale ha infatti aggiornato i prezzi dei biglietti, fermi da oltre un decennio, e introdotto una nuova tariffa per i ragazzi a partire dal 1° luglio.

Le modifiche più importanti interessano i due manieri la cui popolarità è aumentata maggiormente negli ultimi anni: il castello di Fénis e il Savoia. Oggi per visitare il famoso castello medievale alle porte di Aosta si paga 5 Euro nel caso di biglietto intero o 3,50 Euro per il biglietto ridotto mentre i ragazzi sotto i 18 anni entrano gratis. Dal 1° luglio il biglietto intero costerà 7 Euro ed il ridotto 5 Euro e per i minori dai 6 ai 18 anni (insieme alle scolaresche) sarà applicata una tariffa di 2 Euro. Per il Castel Savoia invece il costo del biglietto intero passerà dagli attuali 3 a 5 Euro; il biglietto ridotto da 2 a 3,5 Euro e i ragazzi pagheranno 2 Euro.

La stessa tariffa ridotta per i minori sarà applicata anche negli altri castelli. Al Reale di Sarre, a quello di Issogne ed al Gamba di Chatillon il costo è fissato sempre in 2 Euro mentre scende a 1 Euro per i siti di Verrès e Sarriod de La Tour di Saint-Pierre. Soltanto i bambini fino a 5 anni quindi potranno entrare gratis nei castelli.

Ad aumentare sarà anche il costo delle varie tipologie di abbonamenti per gli ingressi: dagli attuali 18 si arriverà a 21 Euro (escluso il diritto di prevendita).

Lo stesso provvedimento introduce un biglietto cumulativo per alcuni siti storici di Aosta finora aperti al pubblico gratuitamente. Il biglietto (7 Euro l'intero e 5 il ridotto) darà diritto a visitare il teatro romano, il criptoportico forense, la chiesa paleocristiana di San Lorenzo e il Museo archeologico regionale. Rimane gratuito l'ingresso alla villa romana della Consolata ed all'area funeraria fuori Porta Decumana.

Con questa delibera la Regione punta essenzialmente a fare cassa. "Tale iniziativa, finalizzata ad educare il pubblico al rispetto e alla valorizzazione del bene culturale, contribuirà alla copertura, seppur parziale, dei considerevoli costi di gestione dei siti, che nel corso degli ultimi anni gravano in maniera importante sul bilancio dell’Amministrazione regionale" si legge infatti nella delibera.

 

Elena Giovinazzo

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