Criminalità, in Valle d'Aosta diminuiscono furti e furti in appartamento

 

Il bilancio dell'attività svolta è stato fatto dal Questore Ostuni alla 164a Festa della polizia

Festa-polizia2016AOSTA. La cerimonia a Palazzo regionale per festeggiare i 164 anni della Polizia di Stato è stata l'occasione per fare un bilancio sull'andamento della criminalità in Valle d'Aosta. Pietro Ostuni, alla sua prima Festa della polizia a capo della Questura aostana, ha snocciolato alcuni dati dai quali emerge una diminuzione dei furti e, più un generale, un aumento di arresti ed un incremento delle espulsioni legate all'immigrazione clandestina.

«In quest'ultimo anno - ha detto Ostuni - abbiamo registrato un decremento dei reati di maggiore evidenza del 12 per cento circa, in particolare una diminuzione dei furti da 1.946 a 1.679 nel raffronto dei periodi tra maggio 2014 ed aprile 2015 e tra maggio 2015 ed aprile 2016». I furti in appartamento nei primi quattro mesi del 2016 sono stati invece 119 contro i 136 del primo quadrimestre dello scorso anno: il loro numero «resta comunque significativo» anche se la flessione «fa ben sperare» ha commentato.

Il questore Ostuni ha tenuto a sottolineare l'impegno messo in campo per contrastare questo tipo di reati e che si è tradotto in un «considerevole incremento del numero delle persone controllate, oltre 10.000 in più, e delle vetture controllate, circa 3600 in più, nonché dall'entità delle pattuglie impiegate, oltre 850 in più, nelle attività di controllo del territorio» anche in collaborazione con i reparti di Torino.

Allargando il suo intervento ai temi di attualità, il capo della polizia in Valle d'Aosta ha dichiarato che «la storia ci sta ponendo davanti sfide delicate quali il contrasto al terrorismo e la gestione straordinaria del fenomeno migratorio. Vediamo tutti i giorni con quale determinazione e competenza affrontiamo queste problematiche». Grazie anche alla collaborazione con le altre forze dell'ordine, «coordinati con saggezza nelle nostre attività investigative dalla Procura di Aosta, costituiamo un sicuro presidio per la realtà valdostana» ha concluso.

 

Marco Camilli

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