Raddoppio tunnel Monte Bianco, "no" dell'Association pour le Respect du Site du Mont-Blanc

Raddoppio tunnel Monte Bianco, "no" dell'Association pour le Respect du Site du Mont-Blanc

 

Il progetto è considerato dall'associazione francese "una minaccia" che porterà ad un aumento del traffico

AOSTA. Dalla Francia all'Italia, le ipotesi di raddoppio del tunnel del Monte Bianco preoccupano le associazioni ambientaliste. Il progetto è visto come una vera e propria "minaccia per le vallate di Chamonix e la Valle d'Aosta e la regione di Courmayeur" dall'Arsmb, l'Association pour le Respect du Site du Mont-Blanc.

In un comunicato stampa, rilanciato da Legambiente Valle d'Aosta, l'associazione d'oltralpe afferma che la creazione di un nuovo tunnel provocherà un aumento del traffico del 15%, o anche di più, e che per questo "si oppone con grande fermezza a ogni progetto di sviluppo stradale e autostradale" nella haute vallée de l'Avre "in totale accordo con la municipalità di Chamonix e la Communauté de communes de Chamonix che si sono pronunciati con chiarezza sull'argomento".

Secondo l'Association pour le Respect du Site du Mont-Blanc i problemi di traffico alla base dell'ipotesi di raddoppio potrebbero essere risolti con altre soluzioni: bloccando i mezzi pesanti nei periodi di affluenza maggiore, così da poter aumentare la velocità a 90 km/h e portare la distanza tra i veicoli a 50 metri, e utilizzare il trasporto ferroviario per dimezzare la presenza di Tir al Monte Bianco ed anche al Fréjus.

 

C.R.

 

 

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