Una mattinata di ordinaria follia all'ospedale di Aosta

Una mattinata di ordinaria follia all'ospedale di Aosta

 

Lunghe code, telefonate inutili e anziani in difficoltà per poter essere visitati dai dottori

AOSTA. Una mattinata di ordinaria follia all'ospedale di Aosta. Un titolo azzeccato per descrivere ciò che ogni mattina decine di utenti vivono per poter farsi curare e che oggi ho sperimentato io stesso.

Dovendo fare una visita di controllo, nei giorni scorsi ho prenotato l'appuntamento col medico tramite il pratico Cup telefonico per evitare la lunga fila agli sportelli dell'ospedale Parini. L'operatrice dall'altra parte della cornetta in pochissimo tempo mi ha gentilmente fissato l'appuntamento e spiegato che avrei avuto bisogno della cedola dell'accettazione/prenotazione della visita e che per averla non ci sarebbe stata necessità di fare alcuna fila. Questa mattina mi reco comunque un'ora prima del dovuto in ospedale per evitare brutte sorprese. Che sono puntualmente arrivate.

Allo sportello informazioni della Piastra chiedo dove recarmi per avere il pezzo di carta necessario per la visita e la riposta dell'addetta dall'altra parte del vetro è chiarissima: prenda il numeretto e faccia la fila allo sportello prenotazioni. Obietto che ho già telefonato per prenotare e che l'operatrice mi aveva assicurato di non dover fare code. La signora senza tanti fronzoli mi ripete quanto già detto: devo prendere il numeretto e fare la fila. La telefonata al Cup a quanto pare è stata inutile.

Un po' stupito prendo il fatidico numeretto e mi accodo. In attesa che i 30 numeri che mi precedono si esauriscano mi viene in mente di pagare il ticket, ma non conoscendo l'importo esatto mi rivolgo per la seconda volta allo sportello informazioni per avere delucidazioni. La riposta? Prenda il numeretto e si metta in fila. Così faccio e mentre aspetto il mio turno guardo cosa accade agli sportelli automatici del pagamento dei ticket.

In coda ci sono diverse persone e alcuni anziani che con le "macchinette" proprio non vanno d'accordo. Alcuni si dimenticano di portare la tessera sanitaria che semplifica la procedura di pagamento, altri hanno difficoltà a capire il funzionamento dello sportello automatico e per iniziare o completare l'operazione devono chiedere aiuto. Non hanno altra scelta, perché lo sportello con il personale non è attivo e volenti o nolenti devono avere a che fare con questo "aggeggio" automatico. L'attesa si allunga, la fila si ingrossa, il tempo passa.

Morale della favola: nonostante la prenotazione telefonica, nonostante l'ora di anticipo, tra una fila e l'altra all'appuntamento col dottore sono arrivato in ritardo.

A questo punto sorgono tante domande, ma per comodità le riduco a tre. La prima: a cosa serve il Cup telefonico se gli utenti devono comunque recarsi allo sportello e fare la fila? E' un servizio che l'Azienda Usl paga ma è evidente che, almeno in questo caso, è risultato perfettamente inutile. La seconda: perché non rendere possibile il pagamento dei ticket on line? Sarebbe un servizio certamente apprezzato da molti ed aiuterebbe a ridurre le code. E infine la terza domanda: perché non riattivare lo sportello "umano" per il pagamento del ticket? Ha certamente un costo, ma l'amministrazione ha il dovere di semplificare la vita a tutti i suoi utenti e in primis agli anziani che oltretutto sono i più numerosi e non meritano di dover passare tempo prezioso a litigare con una macchinetta per poter essere curati.

 

Marco Camilli

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