La frattura sul massiccio del Monte Bianco non dovrebbe conseguenze sul ghiacciaio
AOSTA. "La situazione sarà oggetto di controllo da parte dei tecnici della Regione e di Fondazione Montagna sicura nelle prossime settimane che stanno anche valutando le eventuali azioni specifiche da attivare in relazione ai possibili scenari evolutivi del fenomeno". Così l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Mauro Baccega, interviene dopo i crolli registrati sul ghiacciaio della Brenva, nel massiccio del Monte Bianco.
L'attenzione è tutta rivolta ad una fascia di roccia fratturata che attraversa lo Sperone della Brenva. I tecnici dell'assessorato hanno svolto alcuni accertamenti nei giorni scorsi verificando che si sono staccati tra 15.000 e 35.000 metri cubi di materiale che si è fermato "alla base della parete rocciosa senza influenzare la dinamica del ghiacciaio. Le condizioni della parete - spiega poi l'assessorato - appaiono tali da favorire la frammentazione della massa rocciosa in volumi di limitate dimensioni che non sono però in grado di interferire in modo consistente con il ghiacciaio".
Marco Camilli