Sisma, neve e black out: una testimonianza da Teramo

Terremoto, maltempo, nevicate, gelo, black out prolungati: per il Centro Italia non c'è pace - FOTO

Vi proponiamo la testimonianza di Patrizia Vita, residente a Teramo, sulla situazione in cui si trova la sua famiglia e la zona del Teramano.

 

Domenica 15 Gennaio è arrivata la neve a Teramo ed insieme alla neve quest'anno è arrivato il black out, scuole e uffici chiusi, strade distrutte e zone isolate e dopo il caos è arrivato anche il terremoto e finalmente dopo 4 gg è intervenuto l'esercito.

Tra Teramo e provincia siamo rimasti in 55000 senza elettricità e una buona parte sono ancora al buio e senza riscaldamento. A questo punto mi domando come sia possibile che nel 2017, in una provincia dove spesso nevica (e da qualche anno in modo sempre più copioso), accadano sempre le stesse disavventure.

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I tecnici stanno lavorando giorno e notte tra tralicci e centraline ma ad oggi ancora 52000 utenze sono al buio. Abbiamo avuto difficoltà noi che ormai siamo una famiglia di tutti maggiorenni, ma mi immagino chi ha bambini piccoli o anziani, per non parlare di chi ha in casa malati attaccati alle macchine salva vita. Per casi più gravi sono riusciti ad intervenire il 118, il CAI e la Protezione Civile.

In poche parole l'unica cosa che non ci è mancata per il momento è l'acqua (ma tre anni fa siamo stati senza luce per una settimana e senza acqua per circa 20gg.)

Il Presidente della Provincia Renzo di Sabatino tramite i giornali (in quanto i canali nazionali della TV non si vedono se fa troppo caldo o troppo freddo) ci ha fatto sapere che tutti i mezzi disponibili stanno lavorando, ma interi paesi sono ancora isolati. La Provincia dà la priorità alle operazioni di soccorso.

Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso fa sapere che sono arrivati tre plotoni del Genio militare per aiutare il personale della Provincia e della Protezione Civile.

Quest'anno, al Teramano non è bastata solo la neve. E' dal 24 di agosto che conviviamo con robuste scosse di terremoto ed il 30 ottobre abbiamo avuto una scossa di 7.1 (subito corretta ad un 5.9) ma noi che lo abbiamo vissuto sappiamo bene che era un 6 abbondante. Non abbiamo avuto vittime perché il cielo ci ha protetto.

Conti alla mano, il bilancio degli effetti dello sciame sismico sul patrimonio edilizio della città dopo le verifiche e dichiarazioni d'inagibilità, fatte dalla Protezione Civile, sarà pesantissimo. Teramo si troverà con 1.500 edifici messi fuori gioco dal sisma e circa 3.000 persone, approssimando per difetto, costrette ad abbandonare le loro case per trasferirsi altrove. Il calcolo è empirico, ma si basa sui dati attualmente elaborati dal centro di coordinamento comunale che sta gestendo le pratiche dell'emergenza.

Per non parlare delle scuole, alcune in pieno centro storico sono così mal ridotte che si pensa addirittura di abbatterle; per non parlare degli antichi conventi e delle chiese spero tanto che si possano salvare.

Il 18 gennaio in un'ora circa abbiamo avuto tre scosse di magnitudo superiore a 5 non abbiamo avuto vittime e forse neanche gravi danni in città. Comunque il Sindaco ha emanato un'altra ordinanza che prolunga la chiusura delle scuole fino al 21/1 ed ordina la chiusura degli uffici pubblici alla stessa data.

Ho cercato di essere il più obiettiva possibile ma detto tra noi ci vorrebbe più di un reggimento di militari con sofisticate attrezzature, tipo quelle dei genieri. I soldati, 70 in tutto, utilizzano pale più piccole di quella che ho io per pulire il giardino. Quando potranno mai finire? Ci sono punti con 4 metri di neve!

Le foto sono della località Intermesoli, frazione di Pietracamela.

 

Patrizia Vita

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