18 anni fa la tragedia dell'incendio nel tunnel del Monte Bianco

 

39 le vittime del disastro - Marquis: doveroso ricordare sempre questa tragedia

Monumento-montebiancoAOSTA. E' "doveroso, per la Valle d'Aosta, ricordare sempre" la tragedia del rogo del tunnel del Monte Bianco. Questo il messaggio del presidente della Regione, Pierluigi Marquis, in occasione del 18° anniversario dell'incendio che causò la morte di 39 persone rimaste intrappolate nella galleria che collega l'Italia e la Francia.

Nel disastro, originato da un camion che prese fuoco all'interno del tunnel, morirono anche sei valdostani: la famiglia Bovard (Maurilio, la figlia Katia e la moglie Nadia Pascal oltre al fratello di quest'ultima), il camionista Stefano Manno e Pierlucio Tinazzi, meglio conosciuto come "Spadino", il motociclista che trasse in salvo numerose persone prima di perdere la vita nel tentativo di portarne altre fuori dal tunnel. Per questo atto la Presidenza della Repubblica gli conferì, nel 2000, la medaglia d’oro al valor civile.

Nella tragedia morirono anche 18 francesi, due belgi, un inglese, uno sloveno, un tedesco, un lussenburghese, un olandese, un croato ed altri 7 italiani

"I fatti del 1999, pur nella loro drammaticità - ricorda la presidenza della Regione -, hanno innescato un processo di completa revisione degli standard di sicurezza delle gallerie, facendo sì che oggi, il Tunnel del Monte Bianco sia uno dei trafori più sicuri al mondo, grazie a nuove tecnologie di controllo, a personale di pronto intervento costantemente presente e a continue e ripetute esercitazioni per testare le capacità di reazione alle più diverse situazioni di emergenza".

 

redazione

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