La Luna si tinge di rosso per l'eclissi del secolo

Stampa


Il fenomeno, tra il 27 e il 28 Luglio, visibile anche in Valle d'Aosta

Luna di sangueBen 103 minuti per ammirare la coppia più bella del cosmo nell'eclissi lunare più lunga del secolo. Nella notte tra il 27 e il 28 Luglio infatti, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, basterà alzare gli occhi a un cielo sgombro di nuvole per assistere al fenomeno "Bloodymoon", la Luna di sangue, così denominata oltreoceano per via del colore che il nostro satellite assumerà passando nel cono d'ombra della Terra.

Come se non bastasse solo questo a rendere l'evento straordinario, lo spettacolo si svolgerà sotto gli occhi di un pianeta anch'esso di rosso vestito: Marte. Il quarto pianeta del Sistema solare si troverà infatti alla minima distanza da noi in quella che viene definita "grande opposizione", più luminoso che mai.

La fase di penombra inizierà poco prima delle 21, mentre per ammirare l'eclissi in tutto il suo splendore bisognerà attendere le 21.30. Un tempo infinito quello dell'eclissi vera e propria, tra le 21.30 e le 23.13 con il culmine previsto alle ore 22.22, quando il fenomeno raggiungerà il suo massimo per poi lentamente calare di intensità. Quella notte la Terra, trovandosi al centro tra il Sole e la Luna, proietterà sul satellite un cono d'ombra che le conferirà il rosso infiammato grazie ai raggi del Sole che, passando attraverso l'atmosfera, nella loro componente rossa raggiungono la Luna illuminandola di questo colore.

L'evento è considerato unico per il ventunesimo secolo sia la durata sia per il fatto che sarà visibile da tutta Italia, occasione che non si verificava da molto tempo.

Ma se in cielo ci sarà un appuntamento fuori dal comune, anche sulla terra non si intende rinunciare a godere di un tale privilegio centenario. L'Istituto nazionale di astrofisica ha organizzato una serie di eventi coinvolgendo i propri astrofisici delle sedi e dei telescopi sparsi per il Paese. Dal Veneto alla Sicilia, dalla Campania alla Sardegna. Ma gli appuntamenti sono decine, organizzati dalle associazioni di astrofili e praticamente da ogni osservatorio astronomico in tutta Italia, incluso quello della Valle d'Aosta.

E se la Scienza è pronta ad inchinarsi a sua Maestà l'eclissi, antichissime sono le leggende che si perdono nella notte dei tempi sull'influenza del plenilunio e sui miti ad esso collegati. Sebbene sorella "minore" dell'astro del giorno, la Luna sembra comparire più spesso nella mitologia delle culture primitive. Ma cosa dice la mitologia del significato di un episodio così unico?

Da Omero a Virgilio, attraverso la cultura greca e latina, il fenomeno era considerato dai letterati del tempo come frutto di incantesimi magici in cui l'astro veniva "tolto" o "rubato" al cielo per portarlo sulla Terra. E' a questa atavica superstizione, per riprodurre il “rumore” del tonfo della Luna sulla Terra, che si riconduce l'abitudine di suonare corni o trombe durante l'Eclissi.

Qualche leggenda vuole, come quelle delle fiabe vichinghe e delle credenze indiane e cinesi, che in quel giorno accadano battaglie in cielo con un drago o un lupo intenti a divorare il Sole. E' per contrastare gli effetti di un tale scontro che diverse culture prevedono, in quel giorno, il suono di percussioni molto forti, dai tamburi alle pentole, per allontanare dalla Terra la battaglia.

Nella tradizione religiosa invece, per la straordinarietà dell'episodio, l'eclissi è da sempre presagio di eventi “critici” o addirittura segno della fine dei tempi, come preannunciato in testi sacri come la Bibbia e nelle profezie più disparate di culture e religioni diverse.

Insomma che siate più propensi alla mitologia, alla scienza o alla letteratura, la storia impone di non mancare a una notte dal fascino secolare. Con tamburi o cannocchiali, poco importa.


Adriana Guzzi