Siccità, l'emergenza acqua non tocca la Valle d'Aosta

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L'assessore Borrello: regolamentiamo l'uso dell'acqua, la destinazione d'uso è ben valutata

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AOSTA. Due terzi dell'Italia e dei campi coltivati lungo la Penisola sono a secco a causa della siccità delle ultime settimane ed ammontano ad oltre 2 miliardi, secondo un'analisi Coldiretti, i danni provocati a coltivazioni e allevamenti. Almeno dieci Regioni, secondo quanto riferisce l'Ansa, stanno per presentare la richiesta di Stato di calamità naturale al ministero delle Politiche Agricole. La Coldiretti stima che i danni possano ammontare a circa 200 milioni di euro. In Italia ogni giorno c'è una dispersione dell'acqua di quasi 9 miliardi di litri al giorno a causa delle perdite registrate lungo la rete di 474 mila chilometri di acquedotti, è questo il dato drammatico che fa a pugni con l'emergenza siccità di queste ore.

Le ormai frequenti situazioni di emergenza confermano come la gestione delle risorse idriche vada migliorata.

Borrello-stefano1x300Come si presenta la situazione in Valle d'Aosta? Nettamente all'opposto. Sentiamo cosa ne pensa l'assessore regionale alle Opere Pubbliche Stefano Borrello in merito alla gestione delle acque e degli acquedotti. «Gli acquedotti sono di competenza dei Comuni, la Regione ha la responsabilità della gestione della risorsa idrica. Il Comune stanzia un impegno di spesa per gli acquedotti in base all'utenza alle sue esigenze e stabilisce delle tariffe. La tariffa è stanziata in base al numero degli utenti. La competenza della Regione è la regia sulla destinazione dell'acqua, abbiamo una responsabilità di gestione della riserva idrica».

Entrando in Valle d'Aosta in estate si assiste allo spettacolo di una distesa di verde da ammirare, tuttavia sorge spontanea la domanda sull'utilizzo dell'acqua proveniente dai numerosi punti di distribuzione della stessa che assicurano lo spettacolo del verde che si può apprezzare e se tale acqua, vista la situazione di siccità esistente in Italia non rappresenti uno spreco.

«I Consorzi di Miglioramento Fondiario», afferma l'ingegner Roberto Maddalena, collaboratore dell'assessore Stefano Borrello, «gestiscono l'acqua per i prati, di destinazione puramente agricola, non si tratta di acqua potabile, per quanto l'acqua della Valle d'Aosta sia molto buona. L'acqua proveniente da pozzo o da sorgente viene utilizzata per l'acqua potabile mentre quella proveniente da torrente ha altre destinazioni, in particolare destinazione irrigua per i prati e, in parte, per i frutteti.»

«Regolamentiamo l'uso dell'acqua» ribadisce l'assessore Borrello «per questo la Valle d'Aosta è l'unica Regione in Italia che non ha il problema della siccità. Non si tratta di spreco, anzi di una destinazione d'uso ben valutata.»

Maddalena-robertox300Lo sostiene subito l'ingegner Maddalena: «Si tratta della filiera nobile della destinazione d'uso dell'acqua e di una buona gestione del territorio».

«Non è un caso che in Valle d'Aosta non ci siano incendi» ribadisce l'assessore Borrello «infatti esiste una buona gestione di utilizzo e tutela del territorio. Si tratta di una sinergia di interventi per un utilizzo di un bene comune apprezzato da tutti».

I Comuni costituiti in forma associata suddivisi in ambiti territoriali omogenei organizzano il servizio idrico integrato costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.

«La gestione del verde dei prati da pascolo arriva fino a 2.400 mt.» sottolinea l'ingegner Maddalena «Nei mesi estivi tra luglio e agosto si va oltre il limite del bosco negli alpeggi estivi, nei mesi successivi si scende gradualmente, le tappe sono differenti».

Per questa ragione dunque la Valle d'Aosta è ever green. Oltre al meraviglioso Parco del Gran Paradiso, ci sono numerose aree protette meno note e giardini botanici alpini che vale la pena scoprire. La Valle d'Aosta è anche sede di 10 riserve naturali come ad esempio il parco naturale del Mont Avic o la Riserva naturale Les Iles di Brissogne, lungo la Dora Baltea.

«Non bisogna dimenticare che la buona gestione del territorio» ha concluso l'assessore Borrello « è affidata anche all'Assessorato all'Agricoltura della Regione».

Laura Uglietti