Accolto ricorso in Cassazione. Per la casa da gioco si prospetta risarcimento potenzialmente milionario
SAINT-VINCENT. Dovrà tornare in Corte d'appello la causa tra ex Sitav, Gestione straordinaria del Casinò e Casinò di Saint-Vincent sul contratto del 1994 per il passaggio della banca dati e di beni immobili. La Corte di cassazione ha infatti accolto in parte, con sentenza pubblicata la scorsa settimana, il ricorso del gruppo Lefebvre e annullato di conseguenza le decisioni prese nei due precedenti gradi di giudizio. Ciò si tradurrà in un risarcimento potenzialmente milionario che il Casinò dovrà pagare.
Il risarcimento riguarda gli affitti degli spazi destinati a parcheggi, del capannone degli attrezzi per la manutenzione e del tunnel di collegamento tra la casa da gioco e il Grand Hôtel Billia. Nelle precedenti sentenze, i giudici avevano valutato che il risarcimento di questi beni era compreso nei circa 3,6 milioni già accordati. Secondo la Cassazione al contrario «la liquidazione effettuata nel 2007 ha avuto ad oggetto esclusivamente la banca dati ed è stata parametrata al valore della stessa e delle informazioni trasferite nel nuovo sistema informatico, senza prendere in considerazione i beni immobili e la loro ritardata restituzione». I giudici di Appello dovranno dunque tenere conto di questa valutazione e definire un nuovo risarcimento che potrebbe raggiungere i 10 milioni di euro.
Clara Rossi