Inquinamento, parziale stop dei sindaci alla delibera contro gli abbruciamenti

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"Sì" condizionato alla proposta per limitare le emissioni di inquinanti in inverno su tutta la Valle d'Aosta

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AOSTA. Con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria e ridurre l'inquinamento specialmente nei mesi invernali in tutta la Valle d'Aosta, il governo regionale sta valutando di vietare temporaneamente gli abbruciamenti in tutti i comuni. L'intenzione è di mantenere entro i limiti i valori di benzo(a)pirene, un inquinante cancerogeno prodotto anche dalla combustione dei residui agricoli, vietando la pratica già da questo inverno nel periodo compreso tra il 1° novembre ed il 28 febbraio.

La proposta finalizzata a limitare le emissioni in aria ha incassato un "ni" dai sindaci. L'Assemblea del Cpel ha infatti dato parere favorevole alla proposta di deliberazione condizionato però dall'introduzione di pesanti modifiche.

La proposta di delibera al momento concede la facoltà ai singoli sindaci di autorizzare in via straordinaria l'abbruciamento su segnalazione del Corpo forestale per interventi necessari di carattere fitosanitario (ad esempio bruciare parti infettate da insetti o patogeni, come per la processionaria del pino). I sindaci chiedono invece di mantenere tutto com'è ora e con la possibilità di vietare l'attività esclusivamente con ordinanza del Prefetto e soltanto in caso di necessità, cioè di superamento già avvenuto del valore obiettivo del benzopirene, per un periodo ristretto e limitando il divieto ai Comuni interessati.

Spiega Pierre Bonel, sindaco di Arnad e responsabile politico di dipartimento del Consiglio permanente degli enti locali: «La proposta di deliberazione così come formulata non sembra tenere pienamente conto dell'importanza dell'attività agricola e delle problematiche ad essa connesse in territorio montano». Vietare questa pratica, dice Bonel, «andrebbe a penalizzare un settore già fortemente in difficoltà, con il rischio di disincentivare l'azione spontanea di mantenimento del territorio intrinsecamente legata all'abbruciamento».

 

Elena Giovinazzo