L'Unité Mont Emilius investe per promuoverla dandole il nome "Vélo Doire" e un logo
QUART. Con i suoi 22 chilometri di percorso arricchito da punti di sosta e di ristoro e angoli culturali, la pista ciclopedonale ai piedi del Mont Emilius punta a confermarsi a tutti gli effetti come un nuovo servizio per il territorio e un atout per il turismo "dolce" a beneficio dell'intera plaine di Aosta.
I numeri indicano che la pista che costeggia la Dora Baltea è già apprezzata: tra novembre 2016 e ottobre 2017 è stata frequentata da oltre 134mila ciclisti e quasi 10mila pedoni. Il percorso è pianeggiante e indipendente da altri tracciati stradali ed è pertanto adatto a turisti, residenti, bambini, ciclisti, atleti ed a tutti coloro che desiderano semplicemente fare una bella passeggiata più a contatto con la natura
L'Unité Mont Emilius è ora intenzionata a promuovere ulteriormente il tracciato iniziando col dargli un nome, "Vélo Doire". Quest'anno l'ente ha anche progettato interventi per 115mila euro da far partire nella primavera 2018 per rifare dei tratti di pavimentazione, integrare la segnaletica orizzontale e installare altri pannelli informativi. In aggiunta sarà avviata una campagna di promozione con un suo logotipo e dépliant illustrativi.
L'idea di un percorso per pedoni e ciclisti lungo la Dora che abbracciasse i diversi Comuni del Monte Emilius risale a due ventenni fa. Il primo lotto, tra Sarre e Charvensod, fu realizzato nel 2000 e nel corso degli anni la pista si è allungata di chilometro in chilometro verso est. Oggi siamo alla realizzazione del 5° lotto, un tratto tra Fénis e Saint-Marcel di circa 2 chilometri, ed alla progettazione preliminare del 6°, dall'area sportiva all'area artigianale di Saint-Marcel (poco più di un chilometro). In previsione c'è anche un 7° lotto sempre a Saint-Marcel che collegherà, con una striscia pavimentata di un chilometro, l'area artigianale al canale CVA verso Fénis.
Elena Giovinazzo