La struttura potrebbe ospitare fino a 400 persone. Approvata una risoluzione che chiede l'intervento della Regione
SAINT-PIERRE. Il Consiglio comunale di Saint-Pierre esprime "forte preoccupazione" per le ricadute sociali ed economiche che deriverebbe dalla realizzazione di un "hub regionale per la temporanea accoglienza di migranti richiedenti asilo" nell'ex hotel Lanterna. E' quanto si legge in una risoluzione approvata all'unanimità oggi.
La risoluzione chiede all'Amministrazione regionale di "intervenire per valutare soluzioni alternative proponendo ad esempio un modello di prima accoglienza diffuso sul territorio regionale". Una soluzione di questo tipo eviterebbe i lavori di trasformazione dell'ex complesso alberghiero, da anni abbandonato e oggetto di un contenzioso tra Regione e Ministero sulla proprietà, in un grande centro profughi che potrebbe ospitare dalle 250 alle 400 persone.
Durante l'esame della risoluzione i consiglieri comunali di minoranza hanno espresso timori per la tenuta del turismo del paese. «Abbiamo due castelli ed una vocazione turistica. Le attività sono destinate a chiudere se saremo ospiti passivi» ha detto Cinzia Joris. «Ci sarà la polizia» ha aggiunto evocando il rischio che i migranti non vogliano farsi identificare e cerchino di scappare per raggiungere le frontiere.
Il progetto esecutivo per la realizzazione dell'hub regionale è però già pronto e il Ministero dell'Intero punta ad attuare la prima delle tre fasi nella prima metà del 2016. Il sindaco Paolo Lavy intervenendo in Consiglio ha spiegato che lo scorso 17 novembre il Comune ha ricevuto «per conoscenza un parere condizionato dei vigili del fuoco su un non meglio precisato progetto di adeguamento» del vecchio albergo la cui efficacia è stata sospesa fino al «1° marzo 2016».
«La questione - ha sottolineato Lavy - non preoccupa solo Saint-Pierre ma anche i comuni confinanti» con i quali «stiamo collaborando».
M.C.
