Certificati antimafia, Confagricoltura: bloccati fondi Ue per un milione di aziende agricole

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«Norma positiva stravolta da eccessi burocratici»

agricolturaROMA. Le certificazioni antimafia richieste agli agricoltori che beneficiano di fondi europei rischiano di paralizzare il settore. L'allarme è di Confagricoltura, preoccupata per il carico burocratico aggiuntivo che può bloccare il sistema degli organismi pagatori «proprio ora che sta operando con efficacia».

La richiesta della documentazione antimafia sui terreni che usufruiscono dei contributi Ue, scattato lo scorso 20 novembre per circa un milione di aziende agricole, «vanifica totalmente l'impegno profuso dal governo per rendere più efficiente il sistema di gestione delle risorse europee» sottolinea Confagricoltura, con effetti anche sulle Prefetture «che sono chiamate a gestire una mole enorme di documenti».

Confagricoltura sollecita il governo a intervenire tempestivamente. «Ci attendevamo - spiega - provvedimenti nel DL Fiscale all’esame della Camera, ma la norma introdotta nel maxiemendamento riguarda solo le piccole imprese che ricevono fondi europei entro i 5mila euro. Così non si risolve il problema per le imprese più produttive e competitive».

 

Clara Rossi