Cna: caro pedaggi frena lo sviluppo della Valle d'Aosta

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Gli artigiani preoccupati per la prospettiva di nuovi rincari - Sa-Pnv-Ac chiedono regionalizzazione dell'autostrada

caselloAOSTA. La prospettiva di un nuovo aumento delle tariffe autostradali sulla Aosta - Monte Bianco preoccupa la Cna Valle d'Aosta per le ricadute che potrebbero verificarsi sulle imprese del territorio e su tutto il comparto turistico.

«I continui aumenti», avverte il presidente Salvatore Addario, «mettono in grave difficoltà i nostri artigiani: oltre a rendere più elevato e pericoloso il traffico sulla S.S. 26, l'aumento del biglietto autostradale accresce in maniera spropositata i costi del trasporto e della logistica ponendo un gravissimo freno allo sviluppo della Valle d'Aosta».

Sul banco d'accusa c'è la società Raccordo autostradale valdostano (Rav) e il suo ricorso al Tar per ottenere un aumento delle tariffe dell'81,12% invece del "solo" +52,69% applicato a gennaio 2018.

Per il presidente della Cna valdostana esiste poi il problema del mancato coinvolgimento delle aziende valdostane negli appalti autostradali. «Nonostante gli elevatissimi profitti» negli ultimi anni «nessuna impresa valdostana opera nell'ambito delle manutenzioni né ordinarie, né straordinarie e le poche gare indette applicano prezzi che non sono sostenibili per un operatore locale. L'unico servizio per il quale le aziende locali sono interpellate - spiega - è quello dello sgombero neve, proposto a tariffe poco appetibili e non aggiornate al mercato».

Addario parla anche della questione del costo della tratto autostradale tra i due caselli di Aosta Est e Ovest: «è un furto legalizzato - dice - nei confronti di coloro che non possiedono il Telepass: sembra impossibile che non si possa trovare una soluzione alternativa con tutte le tecnologie attualmente disponibili».

«Vista l'impossibilità di intervenire, se non tramite proclami e comunicati stampa, ci domandiamo quale sia il ruolo del socio pubblico», conclude quindi il presidente di Cna Valle d'Aosta.

Regionalizzare l'autostrada

I consiglieri regionali di Stella Alpina-Pour Notre Vallée- Area Civica intanto chiedono la regionalizzazione dell'autostrada. Il ricorso al Tar, dicono, era una azione «predicibile» e anche in vista «degli ulteriori insostenibili aumenti tariffari già previsti che nuovamente verranno applicati nei prossimi anni, sosteniamo che l'unica e radicale soluzione al caro tariffe sia la regionalizzazione dell’autostrada.»

«A legislazione vigente - aggiungono - l'unica via di uscita è quella di acquisire la completa titolarità della concessione così come ha fatto l’autostrada del Brennero e così come la Valle d’Aosta ha già fatto anni fa per il traforo del Gran San Bernardo».

I consiglieri di Sa-Pnv- Ac ricordano poi che lo scorso luglio la società Traforo del Monte Bianco (socio di maggioranza in Rav) ha già presentato al governo un progetto di cessione delle proprie quote alla Regione. «L’assordante silenzio, l’indifferenza e il disinteresse alla questione da parte del Governo regionale lascia esterrefatti», concludono.

 

Clara Rossi