Casinò, Di Matteo: senza sostegno faremmo la fine di Campione


L'amministratore unico all'Ansa: il bilancio 2017 è in arrivo, confermata l'inversione di tendenza

Casinò

SAINT-VINCENT. Senza l'ultima tranche del finanziamento regionale il Casinò di Saint-Vincent potrebbe fare la stessa fine di quello di Campione: chiudere. L'avvertimento arriva dall'amministratore unico, l'avvocato Giulio Di Matteo, con alcune dichiarazioni rilasciate all'Ansa.

«E' confermata un'inversione di tendenza, la società è in ripresa sotto il profilo economico. Sarebbe un peccato "divino" non proseguire nel sostegno e nel rilancio», afferma Di Matteo commentando l'indecisione del socio di maggioranza, cioè la Regione autonoma Valle d'Aosta, sull'autorizzare o meno l'erogazione dei 6 milioni di euro che completerebbero il contributo pubblico al piano di rilancio societario.

Giulio Di MatteoI ricavi di agosto (+13,7%) e il margine operativo lordo di luglio (1,9 milioni di Euro), spiega Di Matteo, confermano il trend positivo, tuttavia ci sono «venti destabilizzant e il silenzio del socio di maggioranza non contribuisce a fare chiarezza».

Le perplessità del governo regionale riguardano il bilancio 2017 che non è ancora approvato. «L'iter di predisposizione del bilancio è stato conforme alla legge», dice ancora l'amministratore unico all'Ansa. Il documento «è stato trasmesso agli organi di controllo, che si sono impegnati a consegnare le relazioni il 27 o il 28 agosto, poi tutto sarà inviato al socio in attesa dell'assemblea convocata il 31 agosto o il 14 settembre», riferisce ancora Di Matteo.

Che la situazione sia però delicatissima è innegabile. «Siamo in pesante tensione finanziaria - sottolinea Di Matteo - perché manca il sostegno del socio e quindi anche delle banche. Il momento è delicato. Non versare il contributo sarebbe un'occasione persa che porterebbe alla chiusura come è avvenuto a Campione. Ma ricordo - continua l'amministratore unico - che la situazione di Saint-Vincent nel marzo del 2017 era peggio di quella di Campione a conferma che abbiamo fatto un buon lavoro, potremmo diventare un esempio di gestione di partecipate a livello nazionale».

Di Matteo infine smentisce l'ipotesi secondo cui la legge Madia impedirebbe alla Regione di erogare i 6 milioni di Euro. «E' un'indicazione fuorviante - sostiene -, abbiamo verificato e siamo pronti a consegnare un parere pro veritate. Il finanziamento è legittimo proprio perchè rientra nell'ambito di un piano di riequilibrio finanziario della società».

 

redazione

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