Ma l'assessore Perron si mostra preoccupato: «vigileremo»
AOSTA. Con la presentazione ieri del bilancio 2014, la Confidi CTS si è messa alle spalle un anno difficile. La crisi del settore economico valdostano non ha risparmiato la cooperativa e lo dimostrano i numeri: in un anno le imprese aderenti sono diminuite di ben 50 unità e, a fronte di un patrimonio di quasi 12 milioni di euro, l'esercizio si è chiuso con un utile di 68mila euro. Parallelamente è stata registrata una crescita a doppia cifra (+11,22 per cento) delle aziende che hanno incontrato difficoltà nel restituire i prestiti e, per la prima volta, la Confidi ha dovuto fare ricorso al fondo istituito con la legge regionale anti-crisi del 2009.
Nel futuro della Confidi CTS potrebbe esserci un'apertura a collaborazioni esterne. Un'ipotesi ben accolta dal presidente del Cda Pierluigi Genta che commenta: «Penso che le imprese valdostane potrebbero solo avere un beneficio, perché un soggetto di questo tipo può solo dare benefici. Questo perché l'accesso al credito diventa più facile, gli interventi possono essere più spediti. Nel progetto c'è anche un discorso di autonomia, quindi il nostro target di micro imprese sarebbe salvaguardato anche in questi termini».
All'illustrazione del bilancio era presente anche l'assessore regionale al Bilancio, Ego Perron, non così convinto dagli scenari prospettati da Genta. «Guardiamo con preoccupazione - dice - a processi che vanno nella direzione di fusione ad associazioni o di incorporazione con organismi che hanno una dimensione sovraregionale. Voglio ricordare che l'erogazione di fondi su leggi speciali e l'adesione della Regione ha il presupposto che ci siano e che vengano finanziate operazioni con ricadute sul territorio regionale. Quindi noi vigileremo».
redazione
