Agricoltura, alla Valle d'Aosta 138 milioni per modernizzare e sviluppare il settore

 

I fondi sono del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 adottato formalmente dalla Commissione europea

Fieno-tagliox300AOSTA. La Commissione europea oggi ha adottato formalmente il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 della Valle d'Aosta. Per gli agricoltori e gli allevatori valdostani il Psr rappresenta un'importantissima boccata d'ossigeno poiché rende disponibili 137,9 milioni di euro nei sette anni (di cui 59,8 milioni provenienti dal bilancio Ue e 78,1 milioni di cofinanziamento nazionale) per modernizzare e rendere più competitivo un settore che, nella nostra regione, dà lavoro al 3,9% degli occupati e interessa il 17% del territorio.

Le risorse del Psr saranno destinate a sviluppare sei "priorità di sviluppo rurale". La competitività dell'agricoltura e la sostenibilità della silvicoltura è una di queste, pertanto oltre ad investimenti per modernizzare più di 360 aziende agricole il Psr sosterrà l'avvio all'attività di 100 giovani agricoltori che potranno dare un futuro a questo settore. La competitività non può essere mantenuta senza una politica di preservazione e valorizzazione degli ecosistemi: il 90% delle terre agricole sarà oggetto di contratti agro-climatico-ambientali (per un impegno economico che supera i 28 milioni) e quasi il 57% del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale sosterrà, tramite pagamenti a superficie, gli agricoltori che seguono pratiche ecosostenibili.

Altre priorità sono rappresentate dall'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, e in questo senso va il sostegno a 20 nuove partecipazioni di agricoltori a regimi di qualità nonché i contributi destinati a quasi 650 aziende agricole che si impegnano ad applicare norme di allevamento degli animali che vanno oltre i requisiti obbligatori. Saranno anche finanziati 20 progetti di cooperazione tra agricoltura, settore alimentare e forestale e le ricerca per portare l'innovazione nelle zone rurali e verranno organizzati corsi di formazione specifici con l'obiettivo di sviluppare un sistema di trasferimento delle conoscenze.

Con il contributo del Psr la Valle d'Aosta punta a migliorare l'efficienza energetica passando ad un'economia a basse emissioni di carbonio e mirando alle biomasse da utilizzare nella produzione di energia. Oltre l'11% delle risorse infine sono state assegnate all'inclusione sociale ed allo sviluppo delle zone rurali recuperando i villaggi, fornendo i servizi di base e attivando delle cooperazioni. L'obiettivo è creare 30 nuovi posti di lavoro e fornire servizi nuovi o migliorati al 10% della popolazione nelle zone rurali.

Nel complesso quindi il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 stanzia 43 milioni di euro per la misura 13 (pagamenti per zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli), 28 milioni per la misura 10 (contratti agro-climatico-ambientali), altri 26 milioni per la misura 4 (investimenti materiali) e infine 8 milioni per la misura 14 (benessere degli animali).

 

Clara Rossi

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